
Raccolta di rifiuti (Foto Novi)
Una Toscana a rifiuti zero? Un modello e una opzione possibile e attuabile entro il 2030.
Parola di Rossano Ercolini, presidente di Zero Waste Europe e Zero Waste Italy e vincitore dell’Oscar ambientale "Golden Enviromental Prize" nel 2013, che ieri nel palazzo comunale di Sesto ha presentato la "Proposta di piano regionale per una Toscana rifiuti zero" sottoscritto da una quarantina di realtà, associazioni, comitati, in una iniziativa promossa da "Un’altra Sesto è possibile".
Luogo congeniale per l’illustrazione, sicuramente, quello sestese visto che l’attuale sindaco Falchi, presente ieri, deve la sua elezione nel 2016 anche e soprattutto alla lotta contro il previsto inceneritore di Case Passerini, poi in effetti non realizzato. Con Ercolini poi l’attuale primo cittadino aveva firmato l’impegno per un Comune a rifiuti zero.
"Nel 2020 a Sesto – ha sottolineato Ercolini – secondo i dati di Alia la percentuale di raccolta differenziata con il porta a porta supera il 75%, numeri molto alti e una ottima base da cui partire.
La strategia Rifiuti zero deve influenzare le politiche di governo della nostra Regione.
La nostra proposta è anche quella dell’istituzione dell’osservatorio rifiuti zero di pertinenza del consiglio comunale con il compito di monitorare il nuovo sistema".
Per arrivare al traguardo, sicuramente ambizioso, entro i prossimi nove anni, il progetto presentato prevede una serie di azioni da mettere in campo a livello regionale: -7% di riduzione dell’attuale monte rifiuti (2 milioni 277mila tonnellate l’anno), l’80% di raccolta differenziata entro il 2025 (contro l’attuale 60,4%, dato che pone la Toscana al di sotto della media nazionale del 61,38%), 51% almeno di recupero dei materiali da sottrarre allo smaltimento anche nella fase di trattamento impiantistico finale.
A smaltimento, alla fine, andrebbero non più di 208mila tonnellate per l’intera Regione da mettere in discarica. Secondo i promotori del progetto, già presentato ai sindaci dei 41 Comuni toscani aderenti a Rifiuti zero, potrebbero essere aboliti così, nell’arco di tre anni, tutti gli inceneritori della Toscana.
Risultati raggiungibili, secondo i promotori della proposta che chiedono l’istituzione di un tavolo politico di confronto sul tema con il presidente Giani.
Sandra Nistri