
Taurus Group La grande truffa La procura vuole la liquidazione
di Stefano Brogioni
FIRENZE
La Taurus Group fondata da Ronald Eufracia potrebbe essere liquidata giudizialmente. E’ questa l’ultima iniziativa assunta dalla procura nei confronti del falso broker di origini dominicane che avrebbe truffato clienti promettendo rendite da capogiro sulle somme che gli venivano affidate. Sono salite a settante le denunce nei suoi confronti. Eufracia si sarebbe accaparrato 1,1 milioni di euro.
Nel frattempo, il pm Ester Nocera, sulla scorta degli accertamenti effettuati dalla guardia di finanza, ha chiesto al collegio del tribunale che la Taurus (società di cui Eufracia è proprietario al 75%) venga liquidata in quanto insolvente. Analizzando i conti, la procura ha riscontrato debiti verso l’erario per 40mila euro. Inoltre, sui conti correnti della Taurus sarebbero transitati bonifici per 523mila euro. Soldi che i clienti della Taurus trasferivano sul conto della società convinti che fossero destinati a un investimento e che hanno richiesto indietro, invano.
Non tutti, però, hanno usato un sistema tracciabile per consegnare i propri soldi ad Eufracia. Tant’è che tra quanto emerso dai bonifici e la somma complessiva degli importi che i risparmiatori hanno denunciato, che supera appunto il milione, c’è una grossa discrepanza. Quella che sarebbe stato ordito da Eufracia è un raggiro da film. Frequentando la “Firenze bene“, e ostentando una vita a cinque stelle - bei vestiti, viaggi extralusso, tavoli in discoteca -, il giovane, 28 anni, si è costruito la fama di “moltiplicatore di soldi“. Nessuno, all’inizio, sospettava che tutto fosse finto: la Taurus aprì una sede in centro, poi si spostò in un’altra ancora più grande a Campo di Marte.
Gli investitori venivano aggiornati costantemente dei guadagni tramite un’applicazione, una chat con i clienti suggeriva a cadenza giornaliera nuovi golosi affari. Peccato che, se verrà confermato quando emerso sinora dalle indagini, era il classico “schema Ponzi“, una bolla scoppiata quando tutti hanno iniziato a chiedere indietro quanto investito. Il falso broker aveva tanti amici che oggi si sono trasformati in nemici: sono nate addiritture pagine social che lo etichettano come truffatore. Lui appare e riappare, ma a Firenze, dicono, si vede poco.