SANDRO
Cronaca

Studenti stranieri Piattaforma da potenziare

Sandro

Rogari

A fine mese, a Denver in Colorado si terrà la conferenza annuale promossa dall’Association of International Educators. È un’occasione unica se Firenze vuole proporsi come polo d’attrazione per giovani di tutto il mondo, studenti o creativi d’ogni genere. Oggi contiamo su una presenza media di studenti stranieri a Firenze attorno alle 35.000 unità. Se consideriamo solo il comune di Firenze è una cifra non lontana dal 10% dei residenti. Ma è un numero modesto se lo rapportiamo, più correttamente, agli abitanti della città metropolitana. Può crescere molto. Di questi 35.000, circa la metà sono studenti americani. Ecco perché l’occasione di Denver è irripetibile. L’incremento dei flussi dagli Stati Uniti può essere fortemente incrementato per modificare la struttura stessa del turismo a Firenze, a tutto favore delle lunghe permanenze. La piattaforma informativa messa a disposizione di studenti e potenziali lavoratori stranieri nella nostra città è valida (www.belong.destinationflorence.com). Ti racconta come si fa a ottenere un permesso di soggiorno piuttosto che le delizie del lampredotto. È una bella partenza, ma va potenziata. È vero che i ventenni di tutto il mondo, soprattutto americani, sono nativi digitali, ma continuo a pensare che, sia pure con orario ridotto, uno sportello fisico aiuti a districarsi nella burocrazia dei permessi. Poi vedo due altre lacune. Anzitutto, il portale dovrebbe essere collegato con un portale dedicato dell’Università di Firenze, dove sia reperibile tutto, dai corsi in lingua erogati alla possibile frequenza delle lezioni. Infatti, la mappa offerta dell’istituzioni culturali fiorentine è ricchissima, ma autoreferenziale. Si trovano tutti i recapiti delle Università straniere presenti in città, ma mancano le grandi accademie fiorentine, dalla Colombaria ai Georgofili per dirne solo due, che pure sono sedi di ricerca e di didattica. Poi, non si fa alcun riferimento all’Innovation center della Fondazione CR in piazza del Cestello. È sede di un centro pulsante di start up e della scuola innovativa per programmatori. È proprio quello che più può interessare agli studenti che vengono dagli States. Prima di andare a Denver è bene che la piattaforma sia aggiornata.