Romina Ridolfi, giovane sommelier Ais, vince la borsa di studio Vincenzo D'Isanto

L'iniziativa promossa dall'azienda agricola i Balzini di Barberino Val d'Elsa. Tutte donne le finaliste

Romina Ridolfi insieme ad Antonella e Vincenzo D'Isanto

Romina Ridolfi insieme ad Antonella e Vincenzo D'Isanto

Barberino Val d'Elsa (Firenze), 1 ottobre 2016 - E' Romina Ridolfi, la giovane sommelier dell'Ais, l'Associazione Italiana Sommelier, che si è aggiudicata la borsa di studio "Vincenzo d'Isanto” di 700 euro – pari al costo per l'iscrizione al corso di terzo livello – in occasione dell'iniziativa organizzata per il terzo anno consecutivo, dall'azienda agricola I Balzini, guidata da Antonella D'Isanto.

Tutte donne le tre finaliste, con Annamaria Taccioli e Valentina Mannucci, rispettivamente seconda e terza classificata.

Le selezioni, avvenute nell'azienda I Balzini, sono iniziate nella mattinata di ieri, con lo svolgimento della prova scritta e la degustazione bendata, durante la quale tutti i candidati hanno saputo riconoscere il vino de I Balzini. Da qui sono emersi i nomi delle tre finaliste che, nel pomeriggio, di fronte alla giuria, hanno affrontato l'esame orale aperto al pubblico, descrivendo l'azienda I Balzini e uno dei vini di sua produzione, scelto al momento della prova dagli esaminatori stessi.

Una giuria che, oltre ai delegati Ais di Firenze, fra cui è spiccato il nome del presidente, Massimo Castellani, uno dei sommelier più importanti d'Italia, ha visto la presenza di Vincenzo D'Isanto, cui la Borsa di studio è intitolata e della pittrice Elisabetta Rogai, che dipinge con il vino, come membro esterno.

Nel pubblico, ad assistere alla prova d'esame, c'era anche Maria Ghinozzi della Squadra Mobile di Firenze.

La vincitrice è stata scelta per aver dimostrato disinvoltura, proprietà di linguaggio nell'esposizione, abilità nel saper comunicare le impressioni provate con la degustazione, oltre a conoscenze approfondite sull'azienda I Balzini e i suoi vini.

Tutte e tre le finaliste hanno dichiarato di voler rendere la qualifica di sommelier la propria professione. E questo segue esattamente il principio basilare della Borsa di studio Vincenzo D'Isanto e nel quale Antonella D'Isanto crede fortemente: “La cultura del vino e del bere consapevole – sostiene l'ideatrice dell'iniziativa – sono valori che i giovani sommelier di oggi ereditano e che rappresentano certamente una passione ma anche la possibilità di un futuro professionale, per costruire il quale è importante dar loro il giusto sostegno: morale ed economico".

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