
"Concentriamoci", ovvero miglioriamo insieme il centro storico. Come? Rendendolo sempre più vivo, portando persone e attirando gente grazie a una risorsa fondamentale: i commercianti. I negozi, le botteghe di vicinato e chi li gestisce e sta al pubblico, sono punti di riferimento, di socialità, di vita. Calamite di socialità. Soprattutto quando i centri storici sono due: quello di Figline e Incisa Valdarno, uniti ormai da anni sotto lo stesso Comune, ma con due cuori distinti, ognuno con la sua storia e le sue attività. Il progetto "Concentriamoci" lanciato dall’amministrazione comunale qualche mese fa voleva invogliare le attività commerciali a investire sui due centri storici avviando nuovi negozi in spazi attualmente sfitti o migliorando l’estetica degli esercizi già aperti grazie a un sostegno economico a fondo perduto. È stato un successo di risposte.
"Sono 56 le attività produttive di Figline e Incisa che hanno richiesto il contributo, proponendo progetti, e si sono aggiudicate un totale di 100mila euro di contributi comunali a fondo perduto - sottolinea il vicesindaco con delega ai centri storici Giovanni Di Fede -. La grande partecipazione ci dà soddisfazione e dimostra la voglia di far vivere i cuori dei nostri due capoluoghi, renderli più belli e promuovere il commercio di prossimità". Le domande pervenute sono state tutte accolte: entro fine settembre, ogni partecipante ai due bandi riceverà, da parte dell’ufficio Suap, comunicazione sull’assegnazione delle risorse.
Il percorso "Concentriamoci", ricorda Di Fede, parte dal dicembre del 2022 in accordo con le associazioni di categoria e i due centri commerciali naturali, con cabina di regia coordinata dallo stesso sportello Suap. È iniziato con la mappatura della situazione esistente sui due territori, l’analisi dei dati raccolti, l’elaborazione del piano di rilancio e della fase progettuale, la stesura e la pubblicazione dei due bandi e ora l’erogazione dei fondi già stanziati dal Comune. Per il 2023-2024, annuncia ancora il vicesindaco, sarà pubblicato un nuovo bando per ancora nuove aperture di negozi nei fondi sfitti in centro: saranno stanziati ulteriori 40 mila euro. Un modo, dice Di Fede, anche per "fornire un aiuto indiretto ai proprietari di immobili attualmente inutilizzati".