Solaris, la stazione spaziale al centro Zeffirelli

Domenica al taglio del nastro ‘red carpet’ con Valeria Marini e Massimo Ghini

Una delle prima immagini dell’installazione: «Un  nuovo volo su Solaris» ispirata a Andrej Tarkovskij

Una delle prima immagini dell’installazione: «Un nuovo volo su Solaris» ispirata a Andrej Tarkovskij

Firenze, 26 maggio 2018 - Arriveranno anche Valeria Marini e Massimo Ghini domenica a Firenze per ammirare i lavori degli artisti russi della seconda metà del Novecento che hanno nomi come Zverev, Infante, Plavinskij, Krasnopevcev, Jankilevskij, Jakovlev, Masterkova, Belenok, Sooster, Nemuchin, Neizvestnyj. Per vedere da vicino opere d’arte che si scompongono e si liberano in uno spazio futuribile, quasi in un flusso di coscienza, al ritmo lento e inesorabile di Bach.

Perché a Firenze è approdata la rivisitazione di un grande classico del cinema internazionale, “Solaris” (1972), del regista russo Andreij Tarkovskij, attraverso queste 34 opere di anticonformisti russi, simbolo di creatività e libertà. Un’idea fantastica per un’astronave ‘atterrata’ alla Fondazione Franco Zeffirelli – piazza San Firenze, info: 055 281038 – in collaborazione con il Museo AZ di Mosca, che qui presenta la sua prima mostra temporanea, «Un nuovo volo su Solaris» una monumentale videoinstallazione che ricrea la nave spaziale di Tarkovskij. L’esposizione sarà aperta al pubblico da lunedì al 31 luglio (ore 10-18 tutti i giorni – giovedì giorno di chiusura).

«Sono dell’idea che in nome della cultura si possano e si debbano fare cose che sia possibile tramandare fin dai bambini– ha detto il sindaco di Firenze Dario Nardella che ha presentato la mostra – . E questa mostra ne è l’ennesima dimostrazione. La cultura è la storia e la vita dei popoli».

La mostra sarà aperta ufficialmente domani, domenica, con una festa privata con tanto di red carpet, a cui parteciperanno, appunto, anche la Marini e Ghini ma anche molti nomi noti e della nobiltà fiorentina. Due settimane di lavoro per lo staff russo che ha assemblato il colosso spaziale nella Sala Musica del complesso di San Firenze. «Il risultato – ha ammesso Natalia Opaleva, direttore del Museo AZ di Mosca – è emblematico. Un perfetto connubio tra arte e cinema, proprio come il Maestro Zeffirelli ha concepito la sua Fondazione». Protagonista il film di fantascienza di Tarkovskij, erroneamente conosciuto come la risposta sovietica a 2010 Odissea nello spazio di Kubrick.

Presente anche Polina Lobačevskaja, curatrice della mostra e ideatrice del progetto: va detto che la nave spaziale sarà presentata per la prima volta al pubblico del mondo proprio qui, a Firenze, e costituisce il finale della trilogia di esposizioni le cui prime due parti, ispirate rispettivamente ai film di Tarkovskij Stalker e Andrej Rublev. Per il progetto espositivo «Un nuovo volo su Solaris», il Museo AZ propone una sua nuova selezione di opere d’arte afferenti a un patrimonio congeniale a Tarkovskij: si tratta infatti di lavori dei suoi contemporanei, i maestri dell’underground sovietico attivi tra gli anni ’60 e gli anni ’80 del Novecento. E non è un caso che Firenze celebri Tarkovskij, regista russo noto in tutto il mondo, che è vissuto a Firenze dopo aver lasciato l’Unione Sovietica. «L’amore di Franco Zeffirelli per la cultura russa è antico – chiude Pippo Zeffirelli, figlio del Maestro –. Uno dei suoi primi lavori in compagnia di Visconti fu realizzare le scene delle Tre Sorelle di Cechov. E poi ha portato diverse delle sue produzioni in tournée in Russia dove i suoi film sono sempre stati apprezzati». Da lunedì Solaris sarà visibile a tutti. Un viaggio imperdibile.

è arrivata su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro