
Società nel pallone. Non solo i viola. Anche i dilettanti con il problema campo
FIRENZE
Mica solo la Fiorentina. Lo stadio è un cruccio che affligge anche i club meno blasonati dei viola. E i problemi derivato dall’impianto, seppur rapportati alla dimensione e al bacino d’utenza, sono grossi anche per i piccoli.
La Settignanese, la società che ha lanciato Federico Chiesa, dallo scorso agosto è alle prese con i lavori al “F. Valcareggi“. Adesso il cantiere - che non è partito a maggio, come previsto - è addirittura fermo. "Ci è stato detto dal dottor Guccione (assessore allo sport, ndr) che prima sono andati in ferie e poi si è ammalato il capo cantiere e così gli operai non lavorano", scrive il presidente e anima della Settignanese, Maurizio Romei, in una lettera al sindaco Nardella, in cui fa anche l’elenco dei danni economici patiti dalla società in questi mesi a scartamento ridotto.
“Bruciati“ gli ottomila euro spesi per il manto "uno dei campi ultimi e più belli di Firenze in erba, ridotto ormai da due mesi a fango", l’impossibilità "da ormai 8 mesi di affittare il campo di calcio a 5 con perdita di 450 euro al mese, oltre all’affitto del campo della Sancat per far giocare
gli Juniores, in quanto più di 10 partite a settimana sul campo centrale non riusciamo a metterle. A questo si aggiungono le lamentele delle mamme che brontolano perché i bimbi tornano a casa con i vestiti motosi e ci stavamo dimenticando degli incassi del bar, ridotti di un terzo perché 7 squadre si allenano al Cerreti".
Annaspa, causa cantieri, un’altra realtà storica cittadina: il Club Sportivo. "La sezione calcio del Club Sportivo Firenze 1870 - afferma il direttore tecnico biancorosso Aldo Cerboneschi - sta portando avanti con impegno e passione la sua missione sportiva, anche se le difficoltà in questa prima parte di stagione sono state tante. Sono infatti in fase di conclusione, da parte del Comune di Firenze, diversi lavori di ristrutturazione dello storico impianto del Velodromo alle Cascine. La società spera che entro fine febbraio i lavori possano essere ultimati per tornare a giocare sul proprio impianto e rilanciare l’attività in grande stile. I lavori sono iniziati 7 mesi fa e stanno avendo dei ritardi sulla data inizialmente indicata per il rifacimento del campo in erba sintetica. Ma finalmente vediamo il traguardo all’orizzonte, anche per l’impegno dei dirigenti comunali che devono affrontare una burocrazia complessa e ditte difficili da controllare e far rispettare loro la tempistica programmata. In questi mesi siamo stati costretti ad affrontare tanti disagi e spese economiche alle stelle dovendo affittare i campi dove andiamo ad allenarci e a giocare, speriamo di poter avere in futuro dei contributi.
La squadra dilettanti di Seconda categoria gioca a Novoli, il settore giovanile all’Eurocalcio e l’attività di base all’impianto La Trave.
Ritardi nella conclusione del rifacimento del campo in erba sintetica anche all’impianto sportivo di viale Malta gestito dalla Floriagafir: "Le normative sugli appalti sono sbagliate, devono essere cambiate - afferma il presidente Paolo Ricci -. Ogni volta che devono essere fatti dei lavori non si sa mai quando finiranno e si presentano aziende e operai non competenti del settore. Seguire le ditte appaltatrici e poi i subappalti è un calvario, spariscono e poi ritornano. Il Comune mette i soldi, segue i lavori con impegno, ma non ha i mezzi per imporsi. E spesso alcuni lavori sono contestati e da rifare. Da giugno, dovevamo finire il rifacimento del campo a settembre-ottobre, se va bene verrà consegnato a inizio febbraio creando tanti problemi da superare e con alti costi e rischio di perdere alcuni ragazzi che decidono di cambiare società".
ste.bro.