PRESSPHOTO Firenze  ragazza single. Foto New Press Photo

Una ragazza single (foto NewPressPhoto)

Firenze, 23 febbraio 2017 - Firenze patria dei single. Li ha censiti il Comune: per una città che non raggiunge i 400mila abitanti i nuclei monofamiliari sono la metà delle coppie, ovvero 90.179 contro 189.156 (i numeri non tengono conto delle convivenze). Nel 2002 erano 83mila, in 15 anni le persone che vivono sole sono aumentate di 7mila unità: un terzo dei single (30.141) riguarda persone con più di 65 anni. Tradotto: la metà dei rapporti non si basa più sulla coppia tradizionale. Se a New York tre abitanti su cinque sono anime solitarie, a Firenze la situazione non è quindi così diversa. Nella culla della Grande Bellezza, dei bambini e bambine non cresciuti, il lupo solitario vive bene. Troppo. E la singletudine viene vissuta sempre più come una droga che ti fa sentire tre metri sopra al cielo: il trionfo dell’indipendenza per lei, una scelta di libertà per lui. Così fidanzarsi diventa una mission impossible. A Firenze «ci si vede» o «ci si frequenta», «sei un’amica non di certo la fidanzata». Sì, la parola fidanzato/a sta addosso come un jeans troppo stretto, una camicia che veste male, tanto che è persino difficile dire «stiamo insieme». Funziona spesso così. Ma la singletudine è un’arma a doppio taglio: il rischio per gli psicologi è che l’inseguimento ossessivo della felicità e del sogno del «principe azzurro sul cavallo bianco» ci facciano rinunciare per sempre a quell’attimo fuggente che rappresenta l’amore. E che così si lascino passare treni senza più ritorno, con tutte le conseguenze del caso. Anche in termini sociali. Una fissazione, quella della ricerca dell’altra metà del cielo, che in epoche precedenti sarebbe stata propria della fase adolescenziale e che oggi sembra attraversare tutta l’esistenza. Basti pensare che l’età di chi decide di convolare per la prima volta a nozze è in aumento: la media del primo ‘sì’ degli uomini oggi è 37,4 anni e delle donne 34,8. Dal 1990 è salita di circa sette anni: diciassette anni fa i maschi si sposavano a 30 anni, le femmine a 27. Anche i dati forniti dal Comune di Firenze parlano chiaro: i matrimoni sono in calo del 9 per cento dal 2005 a oggi. Se nel 2005 le nozze celebrate in città sono state 1.421 (907 le coppie che hanno scelto il rito civile, 514 quello religioso), oggi sono calati a 1003 (685 contro 318), 418 in meno in poco più di dieci anni. L’industria alimentare e i gruppi immobiliari hanno già fiutato il futuro del business e non si fanno trovare impreparati. Le monoporzioni, da scartare e scaldare al massimo in cinque minuti nel microonde, si fanno spazio a spintoni tra le vecchie confezioni famiglia. Mentre nelle agenzie turistiche spopolano i pacchetti-avventura per single e anche il mercato immobiliare si sta strutturando sulla base delle esigenze degli utenti: gli spazi tenderanno a ridursi di metratura. Ma è possibile che sia così difficile innamorarsi a Firenze?

Cronaca

Firenze, 23 febbraio 2017 - Firenze patria&nbsp;dei single. Li ha censiti il Comune: per una città che non raggiunge i 400mila abitanti i nuclei monofamiliari sono la metà delle coppie, ovvero 90.179 contro 189.156 (i numeri non tengono conto delle convivenze). Nel 2002 erano 83mila, in 15 anni le persone che vivono sole sono aumentate di 7mila unità: un terzo dei single (30.141) riguarda persone con più di 65 anni. Tradotto: la metà dei rapporti non si basa più sulla coppia tradizionale. Se a New York tre abitanti su cinque sono anime solitarie, a Firenze la situazione non è quindi così diversa. Nella culla della Grande Bellezza, dei bambini e bambine non cresciuti, il lupo solitario vive bene. Troppo. E la singletudine viene vissuta sempre più come una droga che ti fa sentire tre metri sopra al cielo: il trionfo dell’indipendenza per lei, una scelta di libertà per lui. Così fidanzarsi diventa una mission impossible. A Firenze «ci si vede» o «ci si frequenta», «sei un’amica non di certo la fidanzata». Sì, la parola fidanzato/a sta addosso come un jeans troppo stretto, una camicia che veste male, tanto che è persino difficile dire «stiamo insieme». Funziona spesso così.

Ma la singletudine è un’arma a doppio taglio: il rischio per gli psicologi è che l’inseguimento ossessivo della felicità e del sogno del «principe azzurro sul cavallo bianco» ci facciano rinunciare per sempre a quell’attimo fuggente che rappresenta l’amore. E che così si lascino passare treni senza più ritorno, con tutte le conseguenze del caso. Anche in termini sociali. Una fissazione, quella della ricerca dell’altra metà del cielo, che in epoche precedenti sarebbe stata propria della fase adolescenziale e che oggi sembra attraversare tutta l’esistenza. Basti pensare che l’età di chi decide di convolare per la prima volta a nozze è in aumento: la media del primo ‘sì’ degli uomini oggi è 37,4 anni e delle donne 34,8. Dal 1990 è salita di circa sette anni: diciassette anni fa i maschi si sposavano a 30 anni, le femmine a 27. Anche i dati forniti dal Comune di Firenze parlano chiaro: i matrimoni sono in calo del 9 per cento dal 2005 a oggi. Se nel 2005 le nozze celebrate in città sono state 1.421 (907 le coppie che hanno scelto il rito civile, 514 quello religioso), oggi sono calati a 1003 (685 contro 318), 418 in meno in poco più di dieci anni. L’industria alimentare e i gruppi immobiliari hanno già fiutato il futuro del business e non si fanno trovare impreparati.

Le monoporzioni, da scartare e scaldare al massimo in cinque minuti nel microonde, si fanno spazio a spintoni tra le vecchie confezioni famiglia. Mentre nelle agenzie turistiche spopolano i pacchetti-avventura per single e anche il mercato immobiliare si sta strutturando sulla base delle esigenze degli utenti: gli spazi tenderanno a ridursi di metratura. Ma è possibile che sia così difficile innamorarsi a Firenze?

Firenze la capitale dei single. Fidanzarsi è (quasi) impossibile

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