Se i tamponi fanno paura. Spostato il drive through

Cittadini impauriti alle Caldine. L’Anpas: "Assurdo, temono di essere infettati". Sono 166 i positivi in più registrati ieri a Firenze, morto un uomo di 87 anni

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di Lisa Ciardi

Tamponi sì, meglio se rapidi e comodi, ma sotto casa degli altri. In piena emergenza Coronavirus, e mentre il servizio sanitario e le associazioni di volontariato stanno cercando di tenere il passo con il sempre più difficile tracciamento dei positivi, fa discutere la polemica nata ieri mattina nella frazione delle Caldine, a Fiesole, dove alcuni cittadini hanno protestato proprio contro la postazione "Drive Through", allestita dalla Fratellanza popolare. A darne notizia la stessa associazione. "Volevamo portare a conoscenza della popolazione della Valle del Mugnone e dei nostri soci – hanno scritto su Facebook - che per un numero esiguo di cittadini che ha protestato con l’amministazione comunale, siamo stati costretti a spostare tutta la struttura per il servizio di tamponi in macchina (drive through) che solo da due giorni abbiamo iniziato a svolgere. Lo spostamento ha un ulteriore costo per la nostra associazione che con il massimo sforzo ha fatto partire questo servizio, a nostro giudizio importantissimo per la popolazione, in questo momento in cui i positivi al Covid-19 stanno aumentando in maniera preoccupante. Non neghiamo la frustrazione e questo episodio ci fa molto riflettere sul futuro dell’associazione e sui servizi che eroga. Noi vorremmo essere d’aiuto ai nostri concittadini ma ci rendiamo conto che qualsiasi cosa facciamo non siamo aiutati, anzi, in maniera sistematica, veniamo ostacolati".

Durissimo anche il commento del presidente di Anpas Toscana, Dimitri Bettini. "È bene che i cittadini capiscano che fare i tamponi sulla Luna non è possibile – ha commentato – e che è assurdo pensare che il contagio si propaghi nell’aria, fino a raggiungere le finestre delle case. Se ci sono volontari che ogni giorno salgono in ambulanza per aiutare gli altri, assistendo ovviamente anche i positivi al Covid, i cittadini possono e devono sopportare qualche minimo disagio. È indispensabile mostrare buonsenso e solidarietà: se non stronchiamo sul nascere atteggiamenti come quello manifestato alle Caldine non andiamo da nessuna parte". Per il resto rimangono sostanzialmente stabili i contagi a Firenze e provincia.

Il bollettino di ieri della Ausl Toscana Centro ha registrato 630 nuovi positivi (martedì erano stati 619 e lunedì 680), di cui 181 nella zona empolese. Si è registrato purtroppo anche un decesso: un fiorentino di 87 anni ricoverato al Santa Maria Annunziata. La città di Firenze ha visto 166 positivi in più, seguita da Calenzano con 51, un numero molto alto in rapporto agli abitanti ma che parrebbe legato al recupero del ritardo sui tamponi. Numeri importanti anche a Scandicci (50), Campi Bisenzio (26), Sesto Fiorentino (21), Bagno a Ripoli (19), Figline e Incisa (17), Lastra a Signa (12) e San Casciano in Val di Pesa (12).

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