Il ricordo del sacrificio di Mahsa Amini, donna-simbolo delle proteste scatenate dalla popolazione iraniana contro il regime in seguito alla sua uccisione per non aver indossato correttamente l’hijab, non andrà mai perduto, ma resterà presente grazie alla realizzazione della scultura in bronzo col volto della martire che – grazie all’organizzazione di Florence Biennale, Mostra internazionale di arte contemporanea e di design, e con il patrocinio e il contributo della Regione Toscana – troverà la definitiva collocazione a Palazzo Guadagni Strozzi Sacrati, sede della Giunta Regionale.
Lunedì (ore 13) l’opera in bronzo sarà svelata nella Sala del Pegaso e per l’occasione si terrà una conferenza media per illustrare il progetto nel dettaglio e sarà proiettato per la prima volta il documentario che ripercorre le varie ’tappe’ del cammino che ha condotto alla realizzazione dell’opera in bronzo e sul suo significato.
Alla realizzazione dell’opera ha contribuito il Liceo artistico di Porta Romana che ha restaurato e messo in sicurezza il calco in argilla cruda creato dall’artista iraniano e rifugiato politico Partin Bastan e sua moglie Marjan Najafi.