Scottex ucciso dai lupi. "La scienza deve fermare queste stragi"

Titolare di azienda agricola denuncia la morte del suo quattrozampe

"Mi sento stanco... Stanco e sconfitto. Non ce l’abbiamo fatta a salvarlo. Anche lui, come Nebbia lo scorso anno, è morto". Si chiamava Scottex. Un banco di lupi l’ha ucciso l’altra notte, dopo che avevano tentato di entrare nella stalla di un podere al castello del Trebbio. "I cani da guardiania servono – racconta su facebook Flavio, il titolare dell’azienda agricola "La valle del sasso" – questa volta i lupi sono arrivati fino alla stalla. Sono venuti per mangiare, ma non ce l’hanno fatta: nessuno del gregge è stato toccato. Buio ha le labbra strappate e un muso da pugile. Scottex invece è morto".

"Dovrebbe essere delegata alla scienza la gestione di flora e fauna selvatica... Il lupo non porta biodiversità! Non adesso che ha raggiunto questi numeri. Leggo sui social i commenti di chi vorrebbe denunciare scienziati per maltrattamenti quando provano ad usare mezzi di dissuasione elettrici innocui per scoraggiare il lupo sulla predazione del cane. Effettivamente cercano di svuotare il mare con il secchio ma almeno provano a fare qualcosa in attesa della vera ed unica soluzione possibile: eliminare il branco che ha preso l’abitudine di predare cani".

"Il lupo non è cattivo – prosegue Giannelli – l’ho spiegato ai miei bambini, nemmeno buono oppure intelligente. Ora mi consola pensare che Nebbia e Scottex stiano correndo insieme come quando erano cuccioli alla Valle del Sasso. Di nuovo insieme".

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