Scooterista morto per un cordolo, rinviati a giudizio vertici Sas

Sono accusati di omicidio colposo. L'incidente è avvenuto il 4 gennaio 2015

Tribunale (foto d'archivio)

Tribunale (foto d'archivio)

Firenze, 21 luglio 2016 - Morì sullo scooter dopo aver urtato un cordolo: il gup del tribunale di Firenze ha rinviato a giudizio l'ex amministratore unico della società 'Servizi alla strada spa' incaricata della manutenzione delle strade fiorentine, Simone Tani, e il responsabile tecnico della società, Maurizio Caprio.

I due sono accusati di omicidio colposo per la morte di uno scooterista a seguito di un incidente stradale avvenuto il 4 gennaio 2015 nel capoluogo toscano. Lo scooterista finì a terra dopo aver urtato un cordolo che divideva la pista ciclabile dalla carreggiata, all'incrocio tra il ponte alla Carraia e lungarno Corsini.

Secondo l'accusa, il cordolo in pietra serena non sarebbe stato segnalato in modo corretto, mediante appositi cartelli e indicatori luminosi. Prosciolti per non aver commesso il fatto altri due indagati per i quali la procura fiorentina aveva chiesto il rinvio a giudizio, l'allora dirigente del servizio viabilità del Comune, Ilaria Nasti, e il funzionario comunale Marco Gardenti. 

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