Sconto di un terzo con il saldo entro 5 giorni. Dopo scattano le penali

Nuova legge prevede aumenti fino al 60% per ritardi nel pagamento delle multe. Sanzioni salgono dal 61° giorno, con ulteriori aumenti semestrali fino a un massimo del 60%. Pagamenti tardivi comportano maggiorazioni e rischio di iscrizione a ruolo.

Più ritardi nel pagamento della multa e più paghi. Il sistema è ormai noto,

ma con il nuovo disegno di legge viene introdotta una novità: dal 61° giorno la multa potrà essere aumentata al massimo del 60 per cento. Facciamo l’esempio di un conducente che è passato

con il semaforo rosso

e che ha quindi preso una multa di 167 euro. Se paga entro cinque giorni dalla notifica, ha uno sconto del 30%, quindi pagherà 116,90 euro. Se paga dal sesto

giorno a entro 30 giorni

dalla notifica, la sanzione intera senza interessi è di

167 euro. Dal 61° giorno in poi, la sanzione salirà a 332,50 euro, ovvero alla metà della sanzione massima applicabile che, nel caso del semaforo rosso, è di 665 euro.

Se chi ha commesso l’infrazione paga oltre il 61° giorno, fino a quando non viene trasmessa all’Agenzia delle Entrate-Riscossione, la sanzione può aumentare al massimo di un ulteriore 10% per ogni semestre che trascorre, fino ad un massimo di sei semestri.

Questo secondo il nuovo Codice della strada, mentre oggi si può arrivare a nove semestri, in quanto dal decimo, pari a cinque anni, scatta la prescrizione. Nel caso dunque della multa per il passaggio con il semaforo rosso, il conducente pagherà 33,25 euro in più per ogni semestre ulteriore dopo il 61° giorno dalla notifica.

In ogni caso, la riforma del Codice della strada indica che la maggiorazione non può essere superiore ai tre quinti dell’importo della sanzione, oltre alle spese, ovvero

i costi per la notifica. Da ricordare che se questi ultimi non vengono pagati, è come se la multa fosse stata

pagata parzialmente o in ritardo e quindi il saldo dovuto prima aumenterà e poi il debito sarà iscritto a ruolo.