Sardelli a caccia del misterioso volto di Vivaldi

L’autore livornese racconta un’indagine serrata, con tante tracce da seguire in dipinti e disegni

Antonio Vivaldi, il Prete rosso, il settecentesco creatore delle Quattro stagioni e firma di una moltitudine di musiche barocche che si vanno ancora scoprendo. Chiunque segua la musica conosce il desiderio bruciante di vedere l’espressione del viso di chi compose una volta certe note che hanno attraversato secoli, e come poteva sottrarsi Federico Maria Sardelli, di cui Vivaldi è da sempre la grande passione? Oggi alle 18.30 presso l’accademia Bartolomeo Cristofori (via di Camaldoli 7R) il musicista, scrittore e autore satirico livornese sarà ospite di un evento a cura de La città dei lettori, progetto culturale di Fondazione Cr Firenze e associazione Wimbledon Aps, per raccontare ’Il volto di Vivaldi’ (Sellerio): una coinvolgente opera tra pittura, musica e storia, in dialogo con il critico musicale Alberto Batisti. L’appuntamento è in collaborazione con l’accademia Bartolomeo Cristofori, sostenuta da Fondazione Carlo Marchi (ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria: www.lacittadeilettori.it).

’Il volto di Vivaldi’ è un’indagine serrata, intellettualmente insidiosa. Un’avventura dell’induzione e della deduzione in base a dati setacciati con precisione, incrociando l’analisi tecnico-scientifica e stilistica dei ritratti con dati noti o dubbi della biografia, alla ricerca di un volto vero, quello di Antonio Vivaldi. Le tracce sono da districare in una serie di dipinti e disegni a lungo anonimi, e in quelli identificati solo due secoli più tardi. Sardelli fa il punto della situazione: quanti e quali sono i ritratti di Vivaldi, quali quelli autentici, dubbi o mal attribuiti?

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