REDAZIONE FIRENZE

San Lorenzo, è qui la festa L’omaggio al cuore della città puntando alla piena ripresa

La cerimonia della consegna dei ceri alla basilica e del Poliedro ispirato a Michelangelo. Il presidente Padoin: "Sicurezza e restauri". In serata pasta al ragù e cocomero per tutti.

San Lorenzo, è qui la festa L’omaggio al cuore della città puntando alla piena ripresa

Si è rinnovata in San Lorenzo la tradizionale festa del co-patrono di Firenze, conclusa in serata dalla distribuzione gratuita a fiorentini e turisti di pasta al ragù, cocomero, panna e yogurt. Cerimonie ufficiali già al mattino. Dopo l’arrivo del corteo storico, il sindaco di Firenze, Dario Nardella ha consegnato al priore, monsignor Marco Domenico Viola, il cero dono del Comune, prima della solenne liturgia presieduta in basilica dal cardinale arcivescovo Giuseppe Betori. Erano presenti, oltre al sindaco, il presidente della Regione Eugenio Giani, il questore Maurizio Auriemma, i comandanti provinciali dei Carabinieri, Gabriele Vitagliano, e della Guardia di Finanza, Bruno Salsano, la direttrice dei Musei del Bargello, Paola D’Agostino e la direttrice della Biblioteca medicea laurenziana, Francesca Gallori.

Alla fine della celebrazione l’Opera Medicea Laurenziana ha donato all’Arcivescovado e al Comune il “Poliedro di San Lorenzo”, omaggio della bottega orafa Penko che si ripeterà ogni anno dando vita ad una nuova tradizione fiorentina. Un modellino in scala ridotta era stato consegnato allo stesso Papa Francesco il 4 giugno 2021 dall’Opera Medicea Laurenziana, in occasione dell’udienza concessa a una delegazione fiorentina, guidata dall’arcivescovo. Si tratta della più recente iniziativa del Cda dell’Opera Medicea Laurenziana, scaduto il 23 luglio e in corso di rinnovo da parte del Ministero dell’Interno.

Il presidente Paolo Padoin ha evidenziato come l’attività dell’Opera e della parrocchia sia continuata anche durante il periodo pandemico, tanto che, in questo scorcio del 2023, le presenze dei visitatori sono tornate all’80% del livello pre-Covid. In questo periodo sono continuate le attività di messa in sicurezza e di restauro dei locali come la Compagnia delle Stimmate, e sono state installate reti esterne a protezione delle possibili cadute di pietre dalle facciate. Si è provveduto poi alla razionalizzazione delle proprietà e della gestione degli spazi interni, attraverso un accordo fra parrocchia e demanio. Sono in programma e sono in parte già finanziati interventi di ammodernamento degli impianti acustico e d’illuminazione della basilica; d’intesa con la Soprintendenza verrà redatto un progetto complessivo di manutenzione del complesso. La sicurezza è stata perfezionata con l’installazione di oltre 30 telecamere all’interno e all’esterno della Basilica, che hanno consentito, fra l’altro, d’individuare immediatamente il responsabile del furto di un quadro custodito nei locali delle Stimmate.