Salemme interpreta Eduardo. La famiglia fra risate e dramma: "La commedia più bella e amara"

L’attore e regista al teatro Verdi da giovedì a domenica con "Natale in casa Cupiello" "Ho conosciuto De Filippo nel 1977 alla Rai: indossava il costume di questo personaggio".

Salemme interpreta Eduardo. La famiglia fra risate e dramma: "La commedia più bella e amara"

Salemme interpreta Eduardo. La famiglia fra risate e dramma: "La commedia più bella e amara"

FIRENZE

Vincenzo Salemme torna alle origini e si cala nel teatro di Eduardo. E lo fa mettendo in scena uno dei capolavori assoluti, "Natale in casa Cupiello", cavallo di battaglia che lo stesso De Filippo cesellava fra battute, sguardi, silenzi. "Ho conosciuto Eduardo nel 1977 – ricorda Salemme –. Andai a Cinecittà per provare a fare la comparsa in qualcuna delle commedie che stava registrando per la Rai. E lo incontrai in una pausa della lavorazione. Aveva sulle spalle lo scialle color vinaccia pallido, un camicione da notte e i mutandoni che finivano dentro i calzettoni di lana. Era il costume della commedia più bella, più amara, più divertente, più sentimentale, più intensa, più malinconica, più festosa, più struggente della storia: Natale in casa Cupiello". E ora è Salemme che sul palco del teatro Verdi vestirà i panni di Lucariello, il protagonista alle prese con il rischio di disgregazione, fra liti e incomunicabilità, che la sua famiglia sta vivendo.

Un ruolo comico, amaro e attuale che Salemme interpreta alla sua maniera – con il garbo e l’ironia che lo hanno reso popolare a teatro, al cinema e in tv –, pur tenendo presente la lezione del maestro: d’altra parte la sua carriera è iniziata proprio dalla compagnia di Eduardo con "Quei figuri di tanti anni fa" e poi con "Il Cilindro" (con Monica Vitti) e con "Il Sindaco del rione Sanità". Una collaborazione rinnovata fino alla morte del drammaturgo nel 1984 e proseguita con il figlio Luca fino al 1992. Mettere in scena "Natale in casa Cupiello" sa di gesto d’amore. E chissà che emozione per quel "Te piace ’o presepio...", tormentone dapprima comico e infine commovente che racchiude l’essenza di un capolavoro.

Giovedì e venerdi 20.45, sabato 16.45 e 20.45, domenica 16.45. lau.g.