Roveta, prove di recupero Proprietà in cerca di idee

Nocentini lancia un concorso per individuare un progetto di ristrutturazione. La storica struttura è rimasta chiusa dodici anni e necessita di molti lavori

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di Fabrizio Morviducci

L’Hotel Roveta rinasce, almeno questo è il serio obiettivo dela proprietà. La storica struttura è statarecentemente acquisita da Paolo Nocentini, patron della Savino Del Bene e della Fattoria di San Michele a Torri. E’ rimasta chiusa circa dodici anni e necessita di rilevanti opere di ristrutturazione e ricollocamento. Per questo la proprietà ha lanciato un concorso di idee. Obiettivo individuare un progetto per la ristrutturazione e il ricollocamento sul mercato alberghiero. Si tratta di un piano importante anche per lo sviluppo turistico di Scandicci, perché l’hotel sarà messo in circuito con un altro pezzo importante di storia cittadina, ossia la Sorgente Roveta, acquisita anch’essa da Nocentini, e la Fattoria, polo collinare per produzione e vendita di prodotti bio e di filiera corta. Sna struttura ‘mitica’ del Novecento, all’hotel Roveta vi si radunavano la Nazionale campione del mondo di Vittorio Pozzo prima e la Fiorentina del primo scudetto poi.

Nocentini non è nuovo a iniziative di recupero importanti, interventi che fanno la storia cittadina. A lui si deve anche l’acquisto della parte privata della Badia di Settimo nella piana scandiccese e in zona collinare dell’antico stabilimento nei boschi, non lontano dalla struttura ricettiva, dove si imbottigliava l’acqua Roveta e si realizzavano le bibite gassate famose fino alla fine degli anni ’70. L’albergo, completamente immerso nel verde è stato ristrutturato nel 2000 e poi è passato tra le proprietà della Cit, la Compagnia Italiana Turismo finita in amministrazione straordinaria. L’albergo è costituito da quattro edifici; ci sono 40 camere doppie tutte dotate di tv satellitare, minibar, cassaforte e telefono, oltre a due camere riservate al personale. Il ristorante, con pergolato esterno, conta 68 coperti. È presente inoltre un’ampia piscina scoperta ed un parco, con tanto di bosco, di 1,3 ettari circa, oltre ad un parcheggio scoperto riservato ai clienti che conta 47 posti auto. C’è infine la sala fitness a livello seminterrato, due sale riunioni, la palestra.

La storia della sorgente Roveta, comincia a fine Ottocento grazie all’imprenditore fiorentino Enrico Scotti. L’acqua Roveta diventa famosa in tutta l’area fiorentina, e poi negli anni ’50 arrivano anche le bibite: il chinotto, la cedrata, la cola e la celebre aranciata nelle bottigliette sferoidali che faceva concorrenza alle più famose marche nazionali. Dopo la chiusura della sorgente, era il 1975, la fabbrica è stata riassorbita dal bosco, diventando meta di passeggiate e un esempio di archeologia industriale per fotografi e appassionati. Chi volesse partecipare al concorso e conoscere i termini dello stesso, è invitato a contattare la Fattoria all’indirizzo e-mail: [email protected].

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