Firenze, tentato omicidio a festa universitaria: tre fermi, "Aggrediti fin nell'ospedale"

I carabinieri ricostruiscono la vicenda e individuano i presunti responsabili

Carabinieri in una foto di repertorio

Carabinieri in una foto di repertorio

Firenze, 25 marzo 2019 - E' stata una notte di follia quella di giovedì 14 marzo a una festa universitaria al Polo di Novoli. Ragazzi feriti con cocci di bottiglia e con un coltello da tre presunti aggressori che ora sono stati arrestati. Particolare agghiacciante, la banda ha tentato di aggredire le vittime anche dopo l'aggressione, quando i feriti sono andati in ospedale per farsi curare.

Una storia incredibile che è stata ricostruita dai carabinieri della stazione di Firenze Rifredi. Nell'indagine coordinata dal sostituto procuratore Ester Nocera sono stati fermati in tre, tutti marocchini, clandestini e senza fissa dimora. Sono i fratelli S.Y. 38enne e S.A. 32enne e il 21enne E.K. Sono stati bloccati in via Baracca dopo essere stati riconosciuti dai militari che da giorni avevano ricostruito quanto accaduto. Il gip ha già convalidato il fermo

 I tre si intrufolano alla festa di Novoli e rubano il portafoglio a uno studente marocchino, che aveva 60 euro in tasca. Il ragazzo chiede la restituzione del maltolto ma per tutta risposta lo feriscono al volto con una bottiglia di birra rotta. Un amico del ragazzo derubato va in suo aiuto ma viene colpito prima con la stessa bottiglia e poi all'addome con un coltello.

Ferita per la quale il ragazzo, che ha un'aorta lesionata, dovrà essere operato a Careggi. Un intervento che gli ha salvato la vita. Ma è in ospedale, a Careggi, che avviene l'incredibile. I tre avrebbero tentato un'ulteriore aggressione ai feriti e ai loro amici, che vengono inseguiti dalla banda. I tre desistono solo quando si trovano di fronte i carabinieri. 

Le indagini sono state condotte sentendo i testimoni e le telecamere di sicurezza. Una vera notte di follia per la quale adesso una quarta persona è ricercata: sarebbe stata insieme ai tre durante le scorribande. I tre intanto sono in carcere a Sollicciano. 

 

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