
Meyer, la risonanza giocattolo (New Press Photo)
Firenze, 18 ottobre 2014 - Una nuova Risonanza Magnetica 3 Tesla che consentira' esami piu' rapidi e accurati e un modello giocattolo della stessa macchina che servira' per preparare i bambini ad affrontare questo esame serenamente. La nuova apparecchiatura non solo aprira' la strada alla risonanza funzionale, fondamentale per comprendere le funzioni cerebrali, ma anche a nuovi filoni di ricerca. Il tutto e' stato reso possibile dal sostegno della Fondazione Meyer di Firenze che ha stanziato complessivamente 730 mila euro. Sono le novita' presentate questa mattina a Luigi Marroni, Assessore per il Diritto alla Salute di Regione Toscana e ad Alberto Tesi, Rettore dell'Universita' dal Direttore generale Tommaso Langiano e da Claudio Defilippi, Responsabile del Servizio di Radiodiagnostica dell'Azienda ospedaliero universitaria Meyer di Firenze.
Sette anni fa, nel 2007, il Meyer fu il primo ospedale pediatrico d'Italia a dotarsi di una RM 3 Tesla. Oggi quella prima, preziosa, macchina "va in pensione" e viene sostituita con un modello di ultimissima generazione. La nuova macchina consentira' di estendere l'impiego del campo magnetico 3T allo studio di tutti i distretti corporei, la riduzione dei tempi di indagine ed un accesso piu' completo alle metodiche di neuro-imaging funzionale, con il miglioramento sul piano della ricerca scientifica che ne consegue. Consentira' inoltre una maggiore risoluzione di contrasto, quindi una migliore discriminazione tra i vari tessuti sani e patologici.
I tempi necessari per ottenere ogni singola sequenza saranno sensibilmente ridotti e questo si traduce in un minor ricorso alla sedazione e nella possibilita' di applicare sequenze prima inutilizzabili in ambito pediatrico. Grazie alla nuova macchina, infine, potranno essere supportati progetti scientifici specialistici in sinergia con altre aziende ospedaliero-universitarie.
E la risonanza e' anche giocattolo. Insieme alla nuova Risonanza 3 Tesla, al Meyer entra in funzione anche un modello giocattolo, in grado comunque di produrre immagini, ma su pupazzi ispirati agli animali cari alla fantasia dei piccoli. Questa risonanza giocattolo consentira' al personale tecnico, coadiuvato da una e'quipe di psicologi, di preparare i bambini all'esame che dovranno subire, esorcizzandone le paure e riducendo il ricorso alla narcosi. "Ricordiamo che purtroppo spesso la RM e' un esame che viene ripetuto piu' volte nel tempo e l'impatto iniziale condiziona pesantemente il successivo rapporto con l'evento - continua Claudio De Filippi - Questa novita' si inserisce in un progetto ambizioso di umanizzazione del rapporto con i piccoli pazienti".