COSIMO
Cronaca

Resistenza e Risorgimento L’ora è scoccata

Il Comune di Firenze intende estendere l'iniziativa di celebrazione della Resistenza al Risorgimento, ritrovando i valori ispiratori della lotta per la libertà. Un patrimonio storico e artistico inaccessibile al pubblico attende di essere esposto.

Cosimo

Ceccuti

Potrebbe essere una felice occasione per estendere l’iniziativa al Risorgimento, in una sintesi che abbracci i due momenti fondamentali nella storia cittadina e nazionale. Non a caso la Resistenza è definita il secondo Risorgimento, poiché i suoi protagonisti seppero ritrovare i valori ispiratori della lotta per la libertà (a partire dal nome, come le Brigate Garibaldi) propria dei patrioti della metà dell’Ottocento. Si pensi ai giovani volontari di Firenze e della Toscana che si batterono a Curtatone e Montanara (cito solo Carlo Lorenzini, per fare un nome popolare), di cui non pochi caddero sul campo per trattenere gli austriaci, il 29 maggio 1848, o il sacrificio condiviso che i fiorentini furono costretti a ‘sopportare’ nell’accogliere la capitale provvisoria del Regno d’Italia fra 1865 e 1871: prezzi alle stelle, rivoluzione urbanistica, il Municipio (e non solo) costretto al fallimento per i debiti contratti e non riconosciuti dal governo centrale. Il Comune ha nei depositi delle Oblate ed altrove un autentico patrimonio di cimeli dell’epopea risorgimentale, ben conservati ma inaccessibili al pubblico (a parte le belle sale in Palazzo Vecchio dedicate a Firenze capitale). Nonostante l’intento via via riaffiorante degli amministratori, non si è riusciti ancora a trovare un ambiente ritenuto idoneo per quell’intero patrimonio storico e artistico, che prima dello smantellamento – poco più di cento anni fa – si trovava nei locali, poi occupati dalla Scuola Carabinieri, in piazza Stazione. Epurate dalla retorica del fascismo, parole come “patria” e “nazione” hanno ritrovato il loro genuino significato, così come il tricolore e l’inno di Mameli rappresentano i simboli identitari della nostra comunità. E’ quanto mai opportuno per i giovani integrare i libri di scuola confrontandosi direttamente con le fonti e le testimonianze.