"Politiche abitative a Firenze: toni accesi e proposte contrastanti tra i candidati alle elezioni"

A Firenze si accendono le polemiche tra i dieci candidati sulle politiche abitative. Diverse proposte in campo, ma un unico obiettivo: stop alla vendita di immobili pubblici e maggiori investimenti nell'edilizia popolare.

A Firenze si accendono le polemiche tra i dieci candidati sulle politiche abitative. Diverse proposte in campo, ma un unico obiettivo: stop alla vendita di immobili pubblici e maggiori investimenti nell'edilizia popolare.

Si alzano i toni e volano accuse quando si parla di politiche abitative. Sara Funaro e Cecilia Del Re non se le mandano a dire. Una replica l’altra. La risposta che rimbalza di bocca in bocca, con formule diverse, tra i dieci candidati è una: "Stop alla vendita di immobili pubblici". A farsi portatrice primaria di questa istanza è Stefania Saccardi, candidata per Italia Viva: "Togliere dieci milioni al Padovani e darli all’edilizia popolare, e per gli studenti meno hotel e più student".

La ricetta di Schmidt è invece un’altra: "Calmierare gli affitti, alzare gli stipendi e fornire più borse di studio. Proteggere sia i proprietari sia i lavoratori, e restaurare gli appartamenti non abitati". Tra un botta e risposta con il nome forte di Firenze Democratica, che rimprovera di parlare come "se non fosse mai stata in maggioranza", Funaro fa il punto su quanto fatto: "La mia idea è quella di un grande piano per la casa, che dia risposta a 12mila persone nell’arco di cinque anni. Partendo da quanto di buono fatto in questi anni, come il social housing in via dell’osteria". E’ poi la volta di Del Re: "Come Firenze democratica - spiega - abbiamo proposto il rinnovamento degli strumenti per finanziare le case pubbliche e calmierare gli affitti per i ceti medi. Come? Mediante la finanza etica, un progetto che stiamo mettendo a punto con alcuni professori dell’università di Firenze". Dmitrij Palagi chiede invece un "censimento di tutti immobili privati e pubblici e di tutti gli edifici abbandonati, poi bisogna farsi carico di tutte quelle persone che vivono nelle difficoltà. Noi ad oggi siamo stati gli unici". Francesco Zini (Firenze Cambia) vuole una "Firenze amica delle famiglie, e non possiamo affidare la politica abitativa solo alle fondazioni, noi dobbiamo portare legalità all’interno di queste realtà".

"Edilizia popolare e pubblica investimenti, basta privatizzare" è lo slogan di De Giuli di Firenze Rinasce. Asciuti di Firenze Vera chiede “di difendere Firenze difendendo la fiorentinità, e i beni demaniali devono essere comprati dall’amministrazione”. Poi è la volta di Lorenzo Masi del M5S: "La questione alloggi è per noi di primaria importanza. Basta afitti a tariffe inaccessibili. Proponiamo di riqualificare gli immobili del pubblico, e servono tariffe agevolati per studenti e lavoratori". E infine Francesca Marrazza: "Devono cambiare le norme e dobbiamo deciderlo insieme al governo nazionale - spiega -. Poi ci sono le case chiuse popolari, sono da recuperare e da mettere sul mercato".

Pietro Mecarozzi