E' morto Plinio Mocchetti: Firenze perde un re delle notti in discoteca

Per anni all’ingresso dei locali più alla moda. Accanto a Casodi, ha segnato i formidabili Ottanta e Novanta

Plinio Mocchetti

Plinio Mocchetti

Firenze, 30 maggio 2021 -  Se il Paradiso fosse una discoteca, sarebbe lui oggi ad averne le chiavi. E non suoni blasfemo il paragone perché Plinio Mocchetti, che ci ha lasciato ieri a 74 anni, è stato davvero il San Pietro della vita notturna fiorentina degli anni ’80 e ’90, quando questa città era un motore sempre in funzione di sogni, di colori e di divertimenti.

Il tempo indimenticabile di quando Firenze era Re e non seguiva la moda, ma la creava, la conduceva, la rielaborava e la lanciava ovunque. In quegli anni, la nightlife fiorentina era come un maestoso palazzo fondato su due colonne: Armando Casodi, creatore delle discoteche più straordinarie di quel tempo (dallo Yab a Villa Kasar fino al Faruk in Versilia, tanto per fare tre nomi), e appunto Plinio Mocchetti, che alla porta di quei locali, davanti a una marea di giovani che volevano entrare per divertirsi, non era altro che un novello Mosè: divideva chi poteva entrare da chi, ahilui (lei no, mai), doveva aspettare cinque, dieci, trenta minuti o anche ore se non era vestito giusto o magari era noto per comportarsi male.

"Ma te conosci Plinio?", era la frase più gettonata di quegli anni. E se la risposta era sì, ti sentivi il Re del Mondo: perché passare all’ingresso del Kasar magari con una bella ragazza accanto su cui dovevi fare colpo, davanti a Plinio che ti sorrideva, ti salutava col suo accento romanesco e sì, ti conosceva, era meglio di un lasciapassare per il Paradiso.

Plinio (che tutti conoscevano solo per nome perché quello bastava) è sempre stato il principale esecutore della strategia che fece delle discoteche di Casodi il centro di gravità permanente delle notti fiorentine: la presenza di ragazze bellissime, ovunque. Un tema in apparenza banale, ma che allora fece esplodere le discoteche di Firenze, mai così piene come in quei formidabili anni. Armando ordinava, Plinio eseguiva e faceva entrare chi doveva entrare. Ma tu lo conosci Plinio? Oh sì. E chi se lo può dimenticare.  

g.p.

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