L’investimento mortale, poi la fuga Campi Bisenzio dà la caccia al pirata

Il luogo del tragico investimento

Il luogo del tragico investimento

Firenze, 12 ottobre 2021 - I segni di una sgommata, pezzetti di plastica, forse di un paraurti, e un cadavere: quello di Massimiliano Benigno. A Campi Bisenzio, per tutti era Massi o il Benigno, uno dei tanti personaggi della città. Aveva 47 anni. Lo ha ucciso un pirata della strada nella notte tra domenica e lunedì. Un tremendo urto da cui non si è più rialzato. Il corpo, privo di vita, vicino al margine della carreggiata di via Chiella, a Campi, è stato trovato nel cuore della notte, quando probabilmente l’assassino al volante era già fuggito da diverse ore.

E’ un tratto rettilineo, non troppo illuminato, dove le abitazioni si diradano un po’. Non il lontano da lì, il cimitero, il deposito comunale, fabbriche e attività artigianali. Trafficato di giorno, meno di notte. Adesso, è caccia aperta. Carabinieri, polizia municipale, perfino la gente di Campi Bisenzio sta cercando freneticamente di risalire all’identità dell’automobilista che ha investito Benigno e se n’è andato, senza fermare a prestare soccorso. Possibile che non si sia accorto di aver colpito un pedone? Oppure lo sa bene, ma ha pensato che scappando avrebbe evitato guai peggiori?

I carabinieri della compagnia di Signa, coordinati dal pm Beatrice Giunti, stanno cercando ogni dettaglio utile per risalire al killer della strada. Il punto in cui è avvenuto l’incidente, non lontano dall’abitazione di Benigno, dove viveva con la mamma, non è sorvegliato dalle telecamere. Tuttavia, ce ne sono sul tragitto che potrebbe aver compiuto il pirata, sia prima dell’impatto, che dopo, sul percorso della fuga. Particolari che, ora dopo ora, potrebbero suggerire all’automobilista di costituirsi, per alleggerire la sua posizione processuale, oltre che la sua coscienza. In procura, c’è un fascicolo aperto contro ignoti per omicidio stradale. E, a rendere il tutto anche più grave, la fuga, che si traduce in omissione di soccorso. Benigno, come detto, era una specie di bonaria istituzione, tanto che anche il sindaco Emiliano Fossi gli ha dedicato un post su Facebook. Uno di quei personaggi che conoscono tutti, come tutti conoscono i suoi problemi di cui si era preso carico il Sert del Comune di Campi.

Forse, domenica sera, Massi, come lo chiamavano gli amici di sempre, stava tornando a casa, o forse stava andando a bere l’immancabile birra al bar, dove trovava sempre qualcuno pronto ad offrirgliela. Non ci sono testimoni dell’investimento. I soccorritori del 118 hanno trovato il corpo dell’uomo disteso a terra, all’altezza del civico due. Erano le 4, ma l’incidente potrebbe essere anche di qualche ora pirma. Vicino al corpo, i segni dei pneumatici che fanno pensare a una sterzata. La salma adesso è a medicina legale, a disposizione dell’autorità giudiziaria. E il pirata, ricercato dappertutto.  

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