MANUELA PLASTINA
Cronaca

Pendolari, salta il tavolo con Rfi: "Pronti a vie legali"

Il movimento consumatori su tutte le furie per il mancato incontro tra Regione e Trenitalia .

Pendolari, salta il tavolo con Rfi: "Pronti a vie legali"

Pendolari, salta il tavolo con Rfi: "Pronti a vie legali"

"Siamo stanchi di promesse non mantenute. Ora passiamo alle vie legali". Il rinvio senza date e senza spiegazioni plausibili della riunione che si sarebbe dovuta svolgere il 26 marzo tra Regione e vertici nazionali di Trenitalia e RFI, ha fatto esaurire definitivamente la pazienza degli utenti della linea aretina direttissima. I pendolari speravano molto in questo appuntamento: avrebbe dovuto portare sul tavolo dei responsabili nazionali dei treni i disagi vissuti quotidianamente sulla pelle dei pendolari del Valdarno. "Da tale incontro – ricorda Armando Mansueto, presidente del Movimento consumatori di Arezzo - speravamo di iniziare finalmente un percorso per la risoluzione definitiva dei problemi che affliggono da anni noi pendolari del Valdarno e della linea aretina".

Anche il portavoce del Comitato Pendolari Direttissima Maurizio Da Re aveva criticato il rinvio dell’incontro di cui "non sappiamo nemmeno come e quando ci sarà un nuovo appuntamento". Pochi giorni prima del 26 marzo, entrambe le associazioni erano state ricevute in quarta commissione regionale e avevano espresso i loro disagi, le loro proposte e anche la fiducia riposta nell’incontro tra l’assessore Baccelli e i vertici nazionali di Rfi e Trenitalia: "Un’occasione – dicevano - per ribadire la volontà e la ricerca di soluzioni, recuperare la puntualità dei regionali sull’Aretina e riaffermare la precedenza sull’Alta Velocità nelle fasce orarie pendolari".

La speranza è svanita e ora Mansueto ricorda alla Regione "che i continui disservizi e disagi non si risolvono da soli. Dobbiamo forse pensare che non sia una priorità regionale il diritto alla mobilità e il diritto dei pendolari ad avere un servizio pubblico efficiente? Noi siamo pronti ad intraprendere le vie legali".