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Padre del Rinascimento Il testamento di Donatello era all’Archivio di Stato

La scoperta di due studiosi contenuta in un saggio di prossima uscita. Il beneficiario dell’atto di donazione è un nipote del grande scultore.

Padre del Rinascimento Il testamento di Donatello era all’Archivio di Stato

Un atto di donazione rinvenuto nell’Archivio di Stato di Firenze è il presunto testamento di Donatello, scultore tra i padri fondatori del Rinascimento fiorentino, autore di capolavori in marmo, pietra e bronzo che illuminano chiese, palazzi e musei soprattutto tra Firenze e Padova.

E’ quanto ipotizza un saggio, a firma di Silvia Sinibaldi e Simone Sartini, in uscita su Paragone Arte. ‘Il presunto testamento di Donatello: una donazione inter vivos’, il titolo dell’articolo che si basa sulla scoperta, effettuata all’Archivio di Stato di Firenze, di un atto inedito di donazione, datato 1460, tra Donatello e Giovanni di Buonaiuto Lorini Cavalloni, figlio di una sorella maggiore del celebre scultore.

"Si tratta - si spiega dall’Archivio di Stato - di un atto di donazione inter vivos post mortem che attesta la donazione da parte dell’artista in favore di Giovanni, farsettaio del popolo di San Niccolò di Firenze, di una casa ad uso mulino, con annessi pezzo di terra e bosco, posti nel borgo di Figline di Prato, con validitá a decorrere dalla morte del donatore. Nell’atto Donatello nominava inoltre il detto Giovanni suo procuratore, anche dopo la morte".

A seguito di un’approfondita ricerca nei fondi araldici e genealogici dell’Archivio di Stato è stato possibile ricostruire il tipo di relazione parentale tra Donatello e Giovanni: quest’ultimo si è rivelato figlio di una sorella maggiore del maestro. La famiglia di Giovanni, i Lorini poi Cavalloni, deteneva il patronato di una cappella della chiesa di San Niccolò a Oltrarno, detta ‘del Crocifisso’ per la presenza di un Crocifisso ligneo attribuito a Michelozzo: l’articolo ricostruisce, per grandi linee, anche il dibattito sulla attribuzione di quest’opera, ponendola in relazione con le scoperte genealogiche sopra citate. Ulteriori ricerche hanno da ultimo consentito di rintracciare la casa di Donatello nel borgo di Figline di Prato e quella dei Lorini Cavalloni nella via di San Niccolò a Firenze".

I risultati delle indagini saranno oggetto di una presentazione nel prossimo autunno all’Archivio di Stato.