Nuovo anno accademico, la rettrice: “In prima linea nel trattenere a Firenze i nostri laureati”

Stamani l’annuale cerimonia nel salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio. Nardella: “Stop al numero chiuso a Medicina”. Il duro intervento del rappresentante degli studenti: “Troppe pressioni sociali sugli studenti”

La rettrice Alessandra Petrucci (Foto Giuseppe Cabras / New Press Photo)

La rettrice Alessandra Petrucci (Foto Giuseppe Cabras / New Press Photo)

Firenze, 16 febbraio 2023 - L’Ateneo di Firenze inaugura l’anno accademico e festeggia un aumento del 3% degli iscritti. Durante la cerimonia, nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio, la rettrice Alessandra Petrucci ha parlato di come ridurre la ‘dispersione studentesca’, di come ampliare l’accesso all’Università e di come migliorare la formazione proposta. Tra i temi affrontati, anche quello - centrale, - di come offrire adeguata accoglienza a chi viene da altre sedi e dall'estero. "L'Ateneo ha ben presente questo tema, che impone una sinergia strettissima con gli interlocutori sul territorio, nella prospettiva di trasformare le presenze provvisorie, legate agli anni di studio, in scelte permanenti, al fine di creare le opportunità per trattenere quelli che saranno i nuovi professionisti e, forse, i nuovi cittadini di Firenze”, ha detto la rettrice, sottolineando l’impegno di UniFi affinché anche chi si trova in condizioni di fragilità possa vivere pienamente l'esperienza universitaria.

Quella dell’ateneo fiorentino è un'offerta formativa molto ricca (oltre 140 corsi di studio). E la crescita di immatricolazioni, pari dicevamo al 3% rispetto allo scorso anno, è un piccolo ma importante segnale, incoraggiante in un periodo di crisi demografica. E poi, ha evidenziato Petrucci, UniFi gode di una valutazione positiva della ricerca, confermata dall’Anvur attraverso l'assegnazione a sette dipartimenti Unifi del fondo ministeriale destinato alle strutture di ricerca di eccellenza in Italia nel quinquennio 2023-2027. Insomma, UniFi è sempre più europea e internazionale.

Non poteva mancare un accenno ai temi finanziari: "La solidità di bilancio del nostro Ateneo, seppure confortante, deve confrontarsi con le criticità dei forti incrementi dei costi dell'energia, delle materie prime e della spinta inflattiva. Gli interventi previsti nella legge di bilancio 2022 sono quasi interamente assorbiti dai piani straordinari e non aggiungono risorse utilizzabili per far fronte a questi incrementi".

"Il ministero dell'Università, della Ricerca scientifica e tecnologica c'è. Noi ci siamo, abbiamo cercato di dimostrarlo in questi primi mesi, tra l'altro abbiamo ereditato un'esperienza di Pnrr che ha dato opportunità sia all'Università, sia agli enti di ricerca, sia agli enti di formazione, per cominciare a immaginare le opere del futuro. Noi ci siamo per fare in modo che queste opere possano essere messe a terra cercando di semplificare la complessità, cercando di sburocratizzare per quanto possibile i momenti che rallentano un processo che deve essere un detonatore di crescita'' anche perché ''il 2026 è domani mattina". Lo ha detto la ministra dell'Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, nel suo messaggio di saluto - in video collegamento - durante la cerimonia di inaugurazione dell'anno accademico dell'Università di Firenze.

La presidente della Corte Costituzionale Silvana Sciarra ha tenuto un intervento sul tema "La Corte costituzionale e le Corti europee: un esercizio di costante confronto". Ed il sindaco Dario Nardella, nel suo intervento, ha evidenziato che "il tema dell'università rimane centrale in una idea di sviluppo economica e culturale del nostro Paese”. “Ancora troppe volte - ha aggiunto Nardella, - non ci sono collegamenti tra il mondo del lavoro ed il mondo della formazione; penso ad esempio al grande fabbisogno di personale medico. Ecco, io sono convinto che si dovrebbe eliminare il numero chiuso nella facoltà di Medicina perché la selezione si dovrebbe fare durante il corso e la formazione, e non a priori con dei test, perché c'è una grande domanda di personale medico che altrimenti lo Stato si deve trovare nella condizione di prendere da altri paesi".

''Un sistema universitario che ci rende orgogliosi e che è elemento distintivo del nostro Dna. Un sistema universitario diffuso che è in crescita. Basta vedere l'andamento degli iscritti all'Università di Firenze. Ma tutta la Toscana si caratterizza per avere eccellenze universitarie apprezzate a livello nazionale e internazionale. Penso alla vocazione, oltre che di Firenze, di Pisa, di Siena". Lo ha detto il presidente Eugenio Giani stamani nel salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio dove si è svolta l'inaugurazione dell'anno accademico dell'Università di Firenze. ''Ma servono risorse per rilanciare nel complesso il sistema universitario perché l'Università e il mondo della ricerca rappresentano il futuro e noi è là che dobbiamo guardare - ha aggiunto Giani - Il rapporto fra la ricerca e il mondo del lavoro deve essere costruito in maniera forte per creare nuovi scenari e orizzonti. Abbiamo numerosi fondi europei, Pnrr, che si fondano sull'innovazione e sull'eccellenza dal punto di vista, ad esempio, della ricerca ambientale''.

Di ben altro tenore il discorso del rappresentante degli studenti, Jacopo Terralavoro: "Siamo oppresse e oppressi da una retorica che ha la tendenza ad aumentare, se non incentivare, le disuguaglianze e a condizionare la nostra vita psicologica. Tutti non fanno altro che ribadire l'importanza di raggiungere gli obiettivi scolastici prestabiliti nel minor tempo possibile; dell'importanza della nostra salute non c'è traccia".

Terralavoro si è scagliato contro le "pressioni sociali" che gravano sugli studenti: "Basti pensare alla parola aggiunta al ministero dell'istruzione, merito". E ancora: “Andrea, Giada, Riccardo. Questi sono alcuni dei nomi di chi, a causa delle costanti pressioni, ha deciso di compiere il gesto estremo del suicidio". Pertanto, ha detto Terralavoro, "il mio, e il nostro pensiero oggi va a loro, che rappresentano la necessità di cambiare una volta per tutte il paradigma universitario”.

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