Quarta intervista, su sette, ai candidati sindaci per le prossime amministrative. Martedì 21 abbiamo pubblicato quella a Luca Bandini, mercoledì 22 a Daniele Lorini, giovedì 23 a Giovanni Policastro. Oggi è il turno di Daniele Brunori. Nei prossimi giorni le rimanenti tre.
di Sandra Nistri
I tre punti principali del suo programma elettorale
"La città versa nell’immobilismo, nel declino e nel degrado. Abbiamo pensato a un rilancio del commercio e dell’economia grazie a coraggio, visione e tecnologia, a una serie di misure mirate per far sì che non esistano più quartieri di serie B, a un più sano rapporto con Firenze, senza subalternità ma con un reciproco scambio come per il Progetto Uffizi tra le porcellane, che porterebbe almeno 100mila turisti l’anno a Sesto".
Il tema lavoro oggi è centrale, cosa farà se sarà eletto?
"Dobbiamo creare le condizioni perché le aziende investano e assumano. Occorrono infrastrutture che portino le merci a viaggiare più velocemente senza congestionare il traffico. Abbiamo pensato ad un polo fieristico nell’area Ingromarket e a una "Scuola dei mestieri" al posto dell’attuale museo Doccia, che trasferiremo alla Vecchia Ginori con gli Uffizi".
Come migliorare la mobilità sul territorio?
"Occorre decongestionare il traffico potenziando la viabilità nelle zone nodali, a partire dalla Perfetti Ricasoli e ripensare la rete dei semafori, eliminando quelli inutili. Tramvia e stazioni Fs devono essere integrate tra loro e in una rete di trasporto su mezzi elettrici che tocchi tutti i quartieri".
Tramvia: in centro o anche all’Osmannoro?
"La tramvia dovrebbe toccare l’Osmannoro per integrare l’area nel tessuto cittadino; ovviamente occorre predisporre interscambi con autobus, possibilmente elettrici, che riescano a essere più capillari nel servizio e anche un interscambio con la stazione Centrale per rendere Sesto un vero e proprio hub della Piana sulla direttrice nordsud ed estovest".
Aeroporto: cosa pensa dell’attuale progetto di ampliamento dello scalo fiorentino?
"La sinistra crea i problemi e poi pretende di vincerci le elezioni ogni 5 anni. Riguardo al progetto di ampliamento, se rimarrà sostanzialmente immutato rispetto a quello obsoleto e mal costruito che ha perso i ricorsi al Tar e al Consiglio di Stato, la nostra posizione è chiara: dobbiamo difendere i posti di lavoro del Vespucci, sviluppando lo scalo sapendo che ci può essere sviluppo solo se rispettoso del territorio".
Come fare a rilanciare il centro cittadino?
"Occorre una piattaforma online, Sesto Shop, un e-commerce di tutti i commercianti sestesi, un’idea su cui abbiamo ricevuto consenso trasversale. E riqualificare il vecchio Mps in via Cavallotti, l’area vecchia Coop del centro, interrare il parcheggio di piazza del mercato. Senza dimenticare la sicurezza con videocamere e facilitare l’arrivo in Centro con parcheggi gratis le prime due ore e abolizione Ztl via Gramsci".
Perché i sestesi dovrebbero votare per Daniele Brunori?
"Perché sono un sestese innamorato della propria città, come del resto lo sono tutti i membri della mia squadra: "SiAmo Sesto" è il nostro slogan. Sono un sestese doc che però ha avuto la fortuna di vivere all’estero, 6 anni in Cina, e confrontarmi con realtà diverse con cui leggere il proprio territorio con punti di vista nuovi ed originali. E poi perché la città ha bisogno di un cambiamento, di un’alternativa. Dall’altra parte invece c’è una coalizione litigiosa ed inaffidabile che potrebbe anche portare ad un nuovo commissariamento".
La prima cosa che farà se eletto sindaco
"Occorre dare una svolta alla città, usando la tecnologia. Per questo metterei subito in campo le risorse per procedere ad implementare l’applicazione Sesto Shop per permettere ai commercianti sestesi di tornare competitivi con effetti benefici per il centro e tutta la città".
(5 - continua)
Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro