Scontro tra Ncc e Taxi: "Voi favoriti". "Assurdità"

Il trasporto con conducenti: bandi fermi da 50 anni La replica dei tassisti: "Ogni tipo di gap è colmato"

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Firenze, 29 agosto 2022 - «Assurdo paragonare i taxi agli ncc, si tratta di due servizi differenti. Gli ncc escono dalla rimessa su chiamata, noi possiamo fare fermata in piazza. Non credo che il trasporto con conducente sia in sofferenza come il nostro d’altra parte, salvo duranti i periodi di maggiore affluenza" spiega Sylvia Bouyahia, presidente provinciale e regionale Confartigianato Taxi.

Così il fronte dei tassisti risponde alla denuncia di un gruppo di associazioni secondo le quali, nelle grandi città italiane, si assiste a una condizione di totale disparità tra le opportunità offerte al comparto dei taxi e a quello del noleggio con conducente. "C’è un gap nel numero di licenze assegnate e un problema sugli ultimi bandi aperti per potenziare il servizio, spesso fermi al secolo scorso con importanti ripercussioni sui servizi offerti a turisti e cittadinanza. Si contano a Firenze 740 taxi rispetto a 108 autorizzazioni Ncc. Sono numeri oggettivi e lampanti che evidenziano un’ingiustizia nelle opportunità di impresa e lavoro messe a disposizione dalla politica. Serve un livellamento del mercato".

Lo scrivono in una nota le associazioni: Acncc, Aims, Anc Anc trasporto persone, Ancci, Ani, Tra.V., Asincc, Associazioni NCC Italia, Comitato Air, Comitato sindacale Ncc Fiumicino, Federencc, Federnoleggio-Confesercenti, Fia-Confindustria, Fion, Fincc, Ora Ncc, 8Puntozero, Professione Travel Ncc Donne 2030, Sindacato nazionale Llp. Che aggiungono: "L’Italia si trascina dietro da tempo anche un problema con i bandi finalizzati ad aumentare le licenze: ci sono città in cui gli ultimi bandi risalgono a oltre 50 anni fa. Ma nel frattempo la popolazione e il turismo sono cresciuti - proseguono le associazioni -. È salita la richiesta ma non l’offerta. A Firenze l’ultimo bando per Ncc risale al 1985. La categoria dei tassisti ha ostacolato in questi decenni l’ampliamento del trasporto pubblico non di linea, sia di ncc che di taxi stessi".

Diverso il pensiero di Fita Cna che replica: "Queste sono mistificazioni, attualmente le norme che regolano il nostro settore prevedono l’equiparazione di tutte le autorizzazioni rilasciate dai comuni della provincia – sottolinea il presidente provinciale Marco Carraresi -. Pertanto quando si prende in considerazione il numero di autorizzazioni rilasciate dal Comune di Firenze, per una valutazione obiettiva, occorre ricomprendere anche quelle rilasciate dai comuni della provincia che sono oltre 500".

«Ci auguriamo che l’obiettivo non sia quello di riportare, come logica conseguenza, l’ambito territoriale al comune che ha rilasciato l’autorizzazione, annullando di fatto, le rilevanti aperture conquistate ed ottenute negli anni" aggiunge il presidente regionale Fita Corrado Mirannalti.

«Il gap è stato colmato con la riforma del 2019 che ha esteso la territorialità delle licenze ncc alla provincia. Chi può operare su Firenze non sono solo i 108 fiorentini ma anche quelli degli altri comuni. Ripeto: sono autorizzazioni provinciali e non comunali" conclude Tiziano Barchielli, presidente Uri Taxi Firenze.

 

 

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