REDAZIONE FIRENZE

Muore in scooter, si era appena laureato

Gabriele Masi, 28 anni, ha perso il controllo del mezzo in lungarno Soderini e si è schiantato contro un ponteggio. Impalcature sequestrate

I filmati delle telecamere di videosorveglianza lungo la strada rimandano una scena agghiacciante: si vede uno scooter che sbanda, il conducente perde il controllo del mezzo, cade e arriva ‘lungo’, finendo addosso a rete, tubi innocenti, palizzata, cartelli stradali di un cantiere edile aperto da tempo aperto per lavori a un edificio.

Si vede lo schianto, in que filmato, un’altra tragedia in diretta, un quarto d’ora dopo le 3.

Così è morto la scorsa notte in Lungarno Soderini – altezza di piazza del Cestello – un giovane di 28 anni, Gabriele Masi.

I sanitari del 118 si sono prodigati, inutili però i tentativi di rianimare il giovane, troppo gravi ferite e lesioni interne riportate da Masi, talento artistico, videoeditor, film maker, fotografo, già studente di Fotografia alla Libera Accademia di Belle Arti.

Si era laureato da poche ore, Gabriele. Viveva a Sesto Fiorentino. C’era tutta una vita davanti a lui, che pure aveva già realizzato molti sogni, dato concretezza alle sue passioni, alla sua vena creativa.

La polizia municipale ha eseguito i rilievi per ricostruire causa ed eventuali concause del terribile sinistro. Che cosa ha provocato la perdita di controllo del mezzo con la susseguente caduta? Per ora ci sono solo ipotesi: un colpo di sonno, un malore, forse una percezione sbagliata dell’esatta distanza dell’ostacolo rappresentato, per l’appunto, dal cantiere edile.

Accertamenti sono in corso o saranno disposti, tuttavia anche per stabilire eventuali responsabilità o corresponsabilità ‘esterne’, legate cioè alla presenza di quel cantiere, peraltro in via dismissione.

La gru è stata smontata da poco; ancora alcuni giorni e – a quanto risulta da alcune fonti – il cantiere sarebbe stato smontato del tutto. A questo punto no, poiché il sostituto procuratore di turno, Beatrice Giunti, che ha aperto un fascicolo sull’ennesima tragedia della strada, ha disposto il sequestro del cantiere. Occorre verificare sembra la regolarità della sporgenza della struttura rispetto alla carreggiata.

Il cantiere risulta regolarmente autorizzato; su questo punto c’è già stato un controllo documentale. Dopo questo primo riscontro gli investigatori verificheranno il rispetto di tutte le prescrizioni tecniche.

Il lungarno è rimasto chiuso alla circolazione fino alle 7.15 circa.

La salma è stata trasporta a Medicina Legale, deciderà il magistrato se conferire l’incarico autoptico, o se invece sarà considerato bastevole il solo esame esterno del corpo, con i risultati confrontati e comparati con gli esiti degli altri accertamenti delegati alla Municipale.

Dopo la fine del lockdown è risalito il numero di incidenti stradali gravi e decessi: quello della scorsa notte è il secondo in pochi giorni, dopo quello del 38enne fiorentino perito in un altro sinistro nel fine settimana scorso.

Più o meno nello stesso punto del lungarno Soderini, direzione Torrino di Santa Rosa s’era verificato, sempre in piena notte, un altro incidente stradale mortale, alla fine di luglio di tre anni fa: vittima un un istruttore di nuoto alla Tropos e dipendente Findomestic di 35 anni anch’egli a bordo di un ciclomotore.

L’uomo andò a sbattare contro il retro di un furgone parchegiato sul lato della carreggiata.

g.sp.