REDAZIONE FIRENZE

Morì di freddo dopo l'allontanamento dalla Rsa, assolti i tre imputati

A processo erano finiti il direttore, la psicologa e un operatore sociosanitario di una Rsa di Firenzuola

Tribunale (foto d'archivio)

Firenze, 10 febbraio 2022 - Il direttore, la psicologa e un operatore sociosanitario di una Rsa del Mugello, con sede a Firenzuola, sono stati assolti dal tribunale di Firenze, con la formula "perché il fatto non costituisce reato", dall'accusa di omissione di soccorso nel caso della morte di un ospite, un 50enne che si allontanò dalla struttura e che poi fu ritrovato morto per ipotermia nei paraggi della stessa Rsa alcuni giorni dopo. L'episodio risale al novembre 2017 quando sull'area si abbatté una forte nevicata.

Secondo quanto spiegato dal difensore di uno degli imputati, avvocato Federico Febbo, è ipotizzabile, in attesa delle motivazioni della sentenza, che il giudice abbia riconosciuto la non sussistenza da parte della Rsa dell'obbligo di trattenere l'ospite contro la sua volontà. Secondo quanto ricostruito dalle indagini, coordinate dal pm Antonino Nastasi, il 26 novembre 2017 l'ospite uscì e si allontanò andando in un bar. Così destò l'attenzione della commessa che, intuendo si trattasse di un paziente della vicina Rsa, telefonò per avvisare la struttura. La psicologa e l'Oss uscirono per cercarlo. Lo trovarono mentre camminava in strada e lo avvicinarono per chiedergli di rientrare.

Secondo le indagini, i due informarono subito il direttore della Rsa ma questi avrebbe detto loro di desistere da ogni iniziativa per convincere il 50enne a tornare nella struttura. I due allora avvisarono i carabinieri e quindi smisero di mantenere un controllo 'a vista' del paziente in attesa dei soccorsi. Il 50enne non fu più trovato. Il suo cadavere fu rinvenuto alcuni giorni dopo. La compagnia assicurativa della Rsa aveva già provveduto, prima dell'apertura del processo, a risarcire i danni materiali e morali ai familiari della vittima.