"Con estrema serenità, così come mi sono messo con piacere a disposizione per la candidatura, con lo stesso spirito, qualora fosse ritenuto utile, mi metto a disposizione per fare un passo indietro dal ruolo di consigliere del comitato di indirizzo del Meyer".
Gli imbarazzi all’ospedalino si dissolvono in un fine settimana ed è lo stesso Francesco Giani – giovane avvocato pisano già in passato membro dell’organismo indipendente di valutazione dei dirigenti della Regione e indicato nell’organismo di controllo dell’attività di ricerca dell’ospedale pediatrico con decreto dello scorso 3 ottobre – a sbrogliare la matassa con una nota in cui di fatto fa un passo indietro. La sua ’colpa’ è quella di ricoprire un ruolo a detta di molti troppo delicato in questa fase storica, ovvero quello di Console onorario russo.
"Il ruolo, un incarico gratuito e da distinguere rispetto a quello di console di carriera – precisa comunque l’avvocato nella nota diffusa nella giornata di sabato – consiste prevalentemente nel prestare assistenza ai cittadini dello Stato accreditante e nel promuovere iniziative culturali, scientifiche e scambi commerciali".
"La politica e le istituzioni non hanno mai messo in discussione questa presenza in Toscana e il ruolo che mi è stato affidato nel 2017 riguarda proprio l’assistenza alle esigenze dei russi quando si trovano nel nostro territorio". Una precisazione doverosa quella di Giani – che rimarca anche il fatto di non aver mai "rilasciato dichiarazioni sulla politica estera" – il quale comunque, per scongiurare imbarazzi, dà disponibilità a defilarsi dal Meyer.
Il governatore toscano Eugenio Giani prende atto della scelta e annuncia: "Faremo un altro bando per sostituire l’avvocato". E tuttavia coglie l’occasione per togliersi qualche sassolino dalla scarpa nel contesto di una vicenda in cui, senza dirlo apertamente, il presidente della Regione sembra voler far intendere di vedere una qualche forma di strumentalizzazione.
"La scelta di Francesco Giani nasceva esclusivamente dalla sua grande competenza e professionalità. Una figura di grande esperienza perfetta per il comitato di indirizzo dell’ospedale pediatrico" premette il governatore. Che poi aggiunge: "Ciò detto, se la sua nomina deve dar vita a polemiche comprendo perfettamente la sua disponibilità a farsi da parte, ma attenzione a non esagerare: la figura di Giani è ben distante da ogni ruolo politico e, al netto del periodo storico che stiamo vivendo, ritengo sia assolutamente necessario distinguera quella che è appunto la politica internazionale dalla comunità russa che in passato ha fatto tanto per Firenze. Proprio Giovanni Meyer, nativo di San Pietroburgo, a Firenze comprò un terreno nell’aria delle Cure, dove l’aria era buona, e 140 anni fa diede vita a una realtà, quella dell’ospedale pediatrico fiorentino, che è un’eccellenza nazionale".