REDAZIONE FIRENZE

Mercafir, la svolta nel Pnrr Nel 2026 il nuovo mercato

Il progetto del nuovo centro logistico tra i prossimi finanziamenti. Con lo spostamento a nord, tempi e costi ridotti e meno inquinamento

Sul confine nord della città soffia un vento di rinascita. Presto nella grande area Mercafir partiranno i lavori per quella che si annuncia come una vera e propria rivoluzione. E a dare il là, anche in questo caso, saranno 50 milioni di euro di finanziamenti del Pnrr. Il Comune ha infatti candidato il progetto per il nuovo mercato generale ortofrutticolo, che sarà spostato nella parte nord, fra quelli da finanziare con le risorse europee. Se tutto andrà secondo le previsioni i lavori saranno consegnati entro il 2023 ed entro il 2026 il nuovo mercato sarà pronto. Con nuove attrezzature e una organizzazione completamente ripensata in modo da ridurre i tempi per il carico e lo scarico delle merci ma anche per ridurre considerevolmente i costi di gestione per gli operatori che lo utilizzeranno prendendo gli spazi in concessione.

Parallelamente, entro il 2022, sarà pronto anche il progetto per l’area sud, quella dove avrebbe dovuto sorgere il nuovo stadio. Si tratta di un’area di 23 ettari con 55mila metri quadrati di superficie utile lorda da sfruttare. Qui l’idea di Palazzo Vecchio è realizzare una cittadella del lavoro e della logistica in modo da spostare il traffico pesante non solo dalla città di Firenze, ma dall’intera area metropolitana.

L’area Mercafir infatti, non solo è all’ingresso nord dell’autostrada A1, ma è anche baricentrica rispetto all’area metropolitana, in 20 minuti è possibile raggiungere sia l’estremità nord a Campi Bisenzio sia la sud a Bagno a Ripoli. Ecco perché è il luogo ideale per creare il polo per lo smistamento delle merci. Qui arriveranno i Tir e da qui nel giro di poche ore potranno ripartire piccoli mezzi elettrici per rifornire i negozi cittadini. Con un modello di logistica simile a quello già applicato da Amazon oppure come già accade per la Metro in via Paisiello dove di notte approdano i tir e il giorno dopo le merci vengono distribuite nei punti vendita con mezzi elettrici.

Il vantaggio, a progetto concluso, sarà duplice: da un lato la consistente riduzione dell’inquinamento atmosferico grazie all’utilizzo dei mezzi elettrici e dall’altro una riorganizzazione del traffico in tutta l’area metropolitana, con particolare attenzione ai centri abitati, Firenze e non solo quindi, in modo da rendere più fluida e scorrevole la circolazione.

Ma nella nuova cittadella del lavoro si pensa anche a creare, proprio per la sua particolare posizione, anche spazi per il coworking e le start up. In modo che possa essere luogo di aggregazione e incontro di forze creative.

Pa.Fi.