ELETTRA GULLÈ
Cronaca

Materna, stop tempo pieno: mamme in rivolta

Gli insegnanti lasciano gli incarichi Covid: bimbi della Villani costretti a uscire dopo pranzo. La Cgil denuncia: "Non ci sono più fondi"

di Elettra Gullè

"Vogliamo il tempo pieno". Protesta ieri mattina davanti alla scuola dell’infanzia Villani, a Gavinana. "Noi per fortuna lavoriamo. Anche per questo abbiamo scelto il tempo pieno al momento dell’iscrizione alla scuola dell’infanzia. È inaccettabile che adesso i nostri bambini debbano uscire alle 13,50 e, dalla prossima settimana, subito dopo pranzo", accusano le mamme.

Ma cos’è successo in quella scuola? Tutto nasce dal fatto che, legittimamente, il dirigente del comprensivo Puccini Mattia Venturato abbia deciso, ai primi di settembre, di utilizzare l’organico aggiuntivo Covid per creare una sezione in più e, dunque, dar vita a classi meno numerose. "Peccato però che questi tipi di contratti offrano meno diritti ai lavoratori e che, adesso, le scuole non abbiano la possibilità di sostituire quei docenti che, giustamente, hanno preferito accettare supplenze annuali, lasciando dunque il cosiddetto ‘incarico Covid’", attacca Emanuele Rossi dell’Flc-Cgil. Che aggiunge: "Pare che non ci siano più soldi per pagare questo organico aggiuntivo. Infatti questi supplenti non vengono neanche retribuiti regolarmente".

Naturale che, appena possibile, optino per contratti migliori, pur se a tempo determinato. Come spiega il preside Venturato, "tutto è iniziato tre settimane fa, quando prima ci è arrivata comunicazione dall’Usr di bloccare tutte le nuove operazioni di reclutamento sull’organico Covid e poco dopo una delle due insegnanti della nuova sezione ha, in modo del tutto legittimo, detto sì a un incarico più vantaggioso in un’altra scuola".

Così, la ‘settima sezione’ della Villani invece che con due maestre si è ritrovata con una. Finora la scuola ha fatto il possibile per garantire il tempo pieno anche a quei 20 bambini. "Per fortuna le mie docenti hanno accettato di fare gli straordinari, ma questi sono pagati dalla scuola che non può certo andare avanti così – allarga le braccia il dirigente –. Adesso riusciamo a garantire 6 ore al giorno a questi piccini ma dalla prossima settimana il tempo scuola scenderà a 5 ore. Un grosso problema per le famiglie". "Una situazione assurda - accusa una mamma, Melania -. La scuola ha cercato di tamponare il più possibile ma la coperta è corta. Dovremo far affidamento sui nonni, con tutti i rischi dovuti all’emergenza Covid, perchè trovare baby sitter disponibili è diventata un’impresa. Poi, a parte i nostri problemi quotidiani, è importante che i nostri bambini stiano il più possibile con i coetanei, dopo la primavera passata in casa".

Rimanda ogni accusa al mittente Roberto Curtolo, direttore Usp: "Intanto, nessuno ha mai detto che sono finiti i soldi. La nostra mail dice di sospendere le nuove nomine perchè dobbiamo effettuare dei controlli. Ma sui posti già esistenti il dirigente può procedere con una nomina sostitutiva".