Linea Faentina Nuovo stop : "Ora basta, siamo al limite"

La rabbia dei pendolari dopo l’interruzione: "Viviamo nella totale incertezza" . Alle 14 la riapertura ma i disagi per studenti e lavoratori sono stati forti.

Linea Faentina Nuovo stop : "Ora basta, siamo al limite"

Linea Faentina Nuovo stop : "Ora basta, siamo al limite"

Ieri è stata un’altra giornata no, per i pendolari che usano la ferrovia Faentina tra Marradi e Faenza. Dopo i primi stop alla circolazione dei treni causa maltempo, il 6 e 7 gennaio, anche lunedì, senza preavviso, la linea è rimasta vuota di treni, e sono entrati in azione i bus sostitutivi. Ieri mattina stessa musica, improvvisamente cambiata nel pomeriggio, quando si è annunciata la riapertura alle 14.30. Ma questo ha fatto arrabbiare ancor più i pendolari. "Questa incertezza assoluta – dice Simona Montaguti, marradese che insegna a Faenza – non va affatto bene. I treni hanno un orario, i bus un altro. Sapendo che il bus ieri ci avrebbe riportati a Marradi con partenza alle 18.40, ho programmato una riunione fino alle 18.30. Poi però è stato rimesso il treno, che parte alle 18.12. Risultato o prendevo l’autobus delle 20 o mi facevo venire a prendere". Orari diversi, ma anche luoghi di fermata diversi: un’altra Marradese ha preso all’andata l’autobus a San Martino, dove ha lasciato l’auto.

Ma il ritorno è stato in treno, che ferma a San Cassiano. E così è scesa dove la propria auto non c’era. "Vogliamo un servizio stabile, non a singhiozzo", dice Montaguti, "perché così non possiamo andare avanti, è piovuto un giorno e hanno bloccato tutto, senza alcuna comunicazione decente". Intanto la Regione bacchetta Trenitalia. "I disagi – dice il presidente della Regione Eugenio Giani - non sono accettabili e sono solidale con i sindaci e i cittadini. E’ urgente da Trenitalia fornisca chiarimenti sull’accaduto". E anche l’assessore regionale ai trasporti Stefano Baccelli si lamenta.

"Alla prima interruzione verificatasi sulla linea per effetto dell’allerta meteo scattata in Emilia Romagna, quasi nulla di ciò che abbiamo pianificato in mesi di lavoro è stato realizzato: non solo i bus sostitutivi sono stati meno di quelli previsti e non hanno rispettato gli orari pattuiti, ma a mancare è stata ancor prima la comunicazione della chiusura da rendere ai sindaci e alla stessa Regione, impedendoci di diffondere la notizia e limitare i disagi a carico dell’utenza, studenti e pendolari in primis. Torno a chiedere a Trenitalia urgenti chiarimenti sull’accaduto e la garanzia che tutto ciò non si ripeta alla prossima allerta."

Da registrare anche la protesta del gruppo consiliare del Centrodestra marradese: "Non ci sono parole per questo enorme disagio, che dura da maggio 2023, che penalizza una grande parte di cittadini impedendogli di andare a scuola e di recarsi al lavoro. Forse è il tempo di una class action contro RFI, Trenitalia e le amministrazioni regionali, che sono le vere responsabili di questo disastro gestionale". E si invita "il Comune di Marradi a prendere accordi con le scuole frequentate dai ragazzi marradesi affinché questi possano frequentare in Dad".

Insomma, non sembrano fermarsi i disagi per i pendolari Mugellani.

Paolo Guidotti