
Le ruspe in azione all’ex Cnr. L’area sarà rimessa in sicurezza
Ex Cnr, al via la demolizione degli edifici. Dopo la violenza sessuale dell’altra settimana, si accelera l’abbattimento delle strutture fatiscenti all’interno dell’area dell’ex centro di propagazione delle specie legnose di Scandicci. Chiaramente l’unico modo per impedire il ritorno delle case abbandonate da parte di balordi è quello di fare sì che non ci siano strutture. E così dalla prossima settimana le ruspe entreranno in azione. Secondo il cronoprogramma della curatela fallimentare che ha in gestione l’area, il primo passo sarà allestire il cantiere, successivamente potrà partire la demolizione. Le prime a cadere saranno le serre, subito dopo gli edifici, tutti tranne quello che si trova ai margini del perimetro che è notificato alla soprintendenza e non può essere distrutto. In ogni caso gli ingressi di quest’ultimo saranno murati per impedire l’accesso.
Dopo il blitz dei carabinieri dell’altra settimana, non si sono fermati i controlli nell’area per fare sì che gli occupanti non tornino nelle case. Militari e polizia municipale erano intervenuti venerdì scorso nel corso di indagini nate a seguito della violenza sessuale denunciata da una donna il giorno prima. Nell’ex Cnr le forze dell’ordine avrebbero trovato almeno sei occupanti abusivi, e quattro pitbull senza museruola chiusi in una stanza al piano terra. Per portare via gli animali è stato necessario far intervenire il servizio di veterinaria dell’azienda sanitaria. Finita la demolizione, entro il mese di aprile il terreno dovrebbe diventare di proprietà comunale. Gli atti sono dal notaio per l’ultima stretta. Su quest’area l’amministrazione punta poi a realizzare il completamento del centro Rogers. Il piano delle opere pubbliche di urbanizzazione per l’area dell’ex Cnr nel centro della città costerà 22 milioni di euro di investimenti in nuova viabilità, sottoservizi, fognature, interventi per la sicurezza idraulica, a carico dei privati che in futuro attueranno le previsioni urbanistiche.
Nell’area sorgeranno nuove abitazioni e uffici, luoghi per il lavoro uno studentato, dei centri formativi e un’area verde che sarà il secondo parco metropolitano fiorentino dopo le Cascine lungo la tramvia. Ma il passaggio fondamentale, prima di realizzare il ‘libro dei sogni’ in discussione per tutta la campagna elettorale, sarà rendere questa zona sicura per i cittadini.
Fabrizio Morviducci