L’esistenza è un enigma a cui l’uomo stesso reagisce cercando risposte che non sono mai definitive ed esaustive, inducendolo così a ricercarne ancora altre. Le persone sono responsabili della propria vita e delle esperienze che la caratterizzano come anche delle circostanze, eventi, che si verificano improvvisamente e che possono ripetersi.
L’ambiente che ci circonda, il mondo in cui ci muoviamo e interagiamo, l’amore, la malattia condizionano il nostro stato interiore, il nostro carattere e i suoi cambiamenti. Tutto è necessario per apprendere, crescere e, soprattutto, per imparare la lezione spirituale che ogni circostanza contiene: apprendiamo tanto dalla sofferenza quanto dalla felicità e pensiamo spesso di essere le vittime di un ingrato destino. Riflettendo su quanto accade possiamo renderci conto che le situazioni piacevoli o sgradevoli, nascono dentro di noi e che il loro improvviso cambiamento si verifica al variare della condizione mentale che le sostiene. Infatti il mondo esterno delle circostanze prende forma nel mondo interiore del nostro animo. Gli uomini sono ansiosi di migliorare le proprie condizioni di vita, ma non desiderano valorizzare se stessi. Di conseguenza, rimangono legati alla stessa situazione che vorrebbero cambiare.
È anche vero che a volte i fatti sono maturi per sviluppare i propri bisogni ma le occasioni non sono esattamente favorevoli. Difficile dominare le circostanze della vita perchè sono talmente complicate, il pensiero è radicato così profondamente e le condizioni per il raggiungimento della felicità variano da un individuo a un altro.
Carl Gustav Jung psichiatra e psicoanalista ha detto “Non mi sono accadute che cose inaspettate che avrebbero potuto essere diverse se io fossi stato diverso. Ma tutto è stato come doveva essere; perché tutto è avvenuto in quanto io sono come sono.” Le circostanze quindi non fanno l’uomo ma lo rivelano.