"L’agricoltura è in ripresa Ma serve meno burocrazia"

Festa e dibattiti per i cinquanta anni della Cantina Sociale Colli Fiorentini

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La classica ’gocciolina’ che ci voleva proprio: una pioggia provvidenziale nella notte tra venerdì e sabato ha salutato la festa dei 50 anni della Cantina Sociale Colli Fiorentini di Val Virginio, con le vallate - che nella giornata di sabato si sono presentate verdi, fresche, quasi un miraggio… "Sì, l’agricoltura si sta riprendendo - ha detto il sindaco di Montespertoli, Alessio Mugnaini, tra i protagonisti dell’evento - e questo rende ancora più bella la festa dove oltretutto è stato presentato il vino Chianti invecchiato nelle anfore, esperimento condotto dalla Cantina insieme all’Università. La Cantina è un fiore all’occhiello del nostro territorio".

Non solo la festa, con pranzo, merenda e cena a base di prodotti tradizionali toscani: si è discusso di temi di stretta attualità. "Investiamo sull’energia perché ora è fondamentale e speriamo che chi governa riesca ad aiutare le imprese a far fronte al caro bollette". Con questo augurio difatti il presidente della Cantina Sociale, Ritano Baragli (che è anche vicepresidente del Consorzio Chianti presieduto da Giovanni Fusi), ha introdotto la giornata. Le aziende della Cantina Sociale sono 300: coltivano e tutelano circa 1.500 ettari di paesaggio toscano producendo oltre 100 mila quintali. E’ il ’motore’ più potente di produzione di vini Chianti al mondo. "Noi agricoltori siamo i primi a rispettare l’ambiente, lavoriamo con la terra – ha aggiunto Baragli - ma l’alto costo dell’energia rende difficile andare avanti, c’è troppa speculazione. Bisogna intervenire. Spero che la politica trovi le soluzioni". Secondo Baragli uno dei modi per poter uscire dalla crisi "è eliminare la tanta burocrazia che attanaglia le Pmi. I legislatori devono tenerne conto o lo scenario futuro per le campagne sarà di desolazione. L’Europa sta rischiando di rimanere senza cibo o di comprarlo in zone dove non ci sono regole così ferree, come accade da noi. E questo non sarebbe giusto: l’augurio che faccio in questo giorno di festa è di uscire da questo tsunami".

Con strategie efficaci e il rispetto dell’ambiente. "Noi vogliamo rifare il centro di raccolta a Gambassi Terme e puntare sull’oleificio. Viviamo un tempo difficile, con molte nubi all’orizzonte ma la nostra cantina è forte", ha concluso Baragli. Poi spazio alle degustazioni, nel verde (davvero) dei vigneti che - come è stato detto - promettono un’ottima vendemmia.

Andrea Ciappi

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