La certificazione che dice tutta la verità

Francesco

Amerighi*

Tutelare la salute dei cittadini e tutelare le aziende che lavorano con attenzione e professionali- tà sono due obbiettivi fondamentali, soprattutto in un periodo delicato su entrambi i fronti come quello che stiamo vivendo. In questo sforzo, che tutti noi dobbiamo fare, s’inserisce anche la figura dell’odontotecnico, professionista che costruisce protesi dentarie dietro prescrizione medica, valuta la fattibilità del progetto e, non meno importante, rilascia la certificazione di conformità e la scheda tecnica per il paziente e per il medico. La certificazione viene compilata secondo la legge europea che regola le protesi sanitarie su misura. Essa riporta gli aspetti progettuali, i materiali di costruzione e i lotti. La certificazione è importante perché racconta il processo produttivo. È talmente importate che è la "conditio sine qua non" per gli enti assicurativi, che senza di questa non pagano. Eppure questo documento è sconosciuto ai più. Secondo i dati di Cna, il 70-75% delle persone che ha una protesi non lo possiede e non sa assolutamente quanto sia importante. Solo quando, per qualche motivo, subentra un ente assicurativo, se ne scopre la necessità, talvolta troppo tardi per poterlo ottenere. Eppure, nell’era del digitale, ovvero quella che stiamo vivendo, avere e pretendere la certificazione è ancor più essenziale. Se da un lato l’innovazione ha portato un rinnovamento di tutta la filiera del dentale e ha aperto nuovi orizzonti per la produzione delle protesi con materiali innovativi, dall’altro la facilità da parte di uno studio dentistico o di un laboratorio di inviare un file con un progetto 3D al di fuori della Comunità Europea è notevole. E la possibilità di eludere i controlli obbligatori per legge non è da sottovalutare. Per questo diventa importante la tracciabilità del prodotto e la certificazione della protesi, che è di esclusiva competenza del laboratorio odontotecnico. È importante che i cittadini ne siano informati e che pretendano il rispetto di questo loro diritto.

*Presidente regionale Cna Benessere della Toscana

è arrivata su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro