CLAUDIO CAPANNI
Cronaca

Il mago che sussurrava agli spiriti: «Parlo ai morti. Ma solo per amore»

Badoglio pizzicato al camposanto Usa: «Ero in missione a fin di bene»

Mago Badoglio

Mago Badoglio

Firenze, 9 marzo 2017 - I carabinieri, l’altro giorno, lo hanno pizzicato dentro il cimitero di guerra di Falciani, mentre abbracciava la lapide di un soldato americano ucciso durante la Liberazione. «Un modo – ha spiegato ai militari increduli – per assorbire la forza dei giovani spiriti morti in guerra». Un vizietto, quello di entrare alla chetichella nei cimiteri e sussurrare ai morti, che a Cesare Badoglio, astrologo e cartomante dei vip, in 40 anni di carriera, ha sempre portato bene.

Fu proprio uno spirito di un camposanto pratese a metà degli anni Sessanta a dargli la forza di ‘bonificare’ da un sortilegio la casa fiorentina del registra Franco Zeffirrelli impegnato sul set di Giuletta e Romeo. «Il regista all’epoca era afflitto da un clamoroso blocco artistico che gli impediva di proseguire le riprese...». E un mese dopo l’intervento di Badoglio il film si sbloccò. Poi sbancò il botteghino e conquistò due Oscar. Da lì in poi per il mago di Firenze si aprirono le porte delle ville di decine di vip.

Badoglio, cosa ci faceva in un camposanto abbracciato a una lapide?

«Stavo stringendo la croce del giovane soldato James, morto in guerra. Gli chiedevo di risolvere un caso complicato: dare la forza a una mia cliente di non abortire».

E James ha risposto o i carabinieri hanno interrotto la conversazione?

«Gli spiriti non mi parlano ma ricevono la mia preghiera e, spesso, si adoperano per risolvere loro stessi la situazione. Loro sono morti giovani in guerra e hanno il potere di dare consigli a chiunque sul loro destino. Si deve essere anime buone per aprire il cuore. Alla fine questa donna ha scelto di tenere il bimbo e non abortire».

Dica la verità: Zeffirelli ha avuto davvero bisogno del suo aiuto?

«Sì, il Maestro era vittima di una maledizione lanciata da una donna statunitense tramite una strega cubana. Il regista era colpevole di averla separata dall’uomo della sua vita: un ragazzo che Zeffirelli aveva conosciuto in crociera e che aveva proposto al collega Federico Fellini per il suo Satyricon. Il ragazzo era partito alla volta del set di Roma, lasciando sola la donna. Che si vendicò».

Ci sarà stata una bella ricompensa...

«La prima fu quella di dormire nella stessa stanza in cui riposavano Richard Burton e Liz Taylor. Il regista diceva che propiziavo le scene. Per un ragazzo di Iolo come me fu una cosa meravigliosa».

Potere della magia... l’ha mai usata contro qualcuno?

«Assolutamente no. Sono stati gli spiriti in passato a fare brutti scherzi come nel caso della Fiorentina. Nel 1975 fui chiamato dalla società per aiutare la squadra che stava sprofondando. Mi ricordo che si allenavano in ritiro a Montecatini e all’hotel Byron dove soggiornavamo. Facevo mettere i giocatori in fila per fare a ognuno di loro le ‘segnature’ di buon auspicio. La squadra arrivò terza in campionato ma Carlo Mazzone allenatore dell’epoca si arrabbiò molto perché alcuni giornali dicevano che era merito di un mago».

E che successe?

«Io andai via dalla società e raccontai tutto agli spiriti del cimitero di Cartaghe in Tunisia. Mi dissero che per oltre 40 anni la Fiorentina non avrebbe ottenuto grandi successi in campionato».

Per l’appunto il sortilegio scadrebbe fra poco…

«Nel 2018 per la precisione: vedremo se avevano ragione o meno».

Al suo studio hanno mai bussato politici?

«Molti. Ho trascorso del tempo anche con Bettino Craxi ad Hammamet. Fra i miei clienti ci sono politici locali e romani ai quali invio talismani per posta».

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