DI MANUELA PLASTINA
Cronaca

Installati due nuovi defibrillatori Un dono in ricordo di Stefano Righi

L’uomo morì per infarto. . I dispositivi sono ora allo . sportello sociale e alla biblioteca. comunale di Ponte a Niccheri

di Manuela Plastina

Stefano Righi, cittadino ripolese nato e vissuto a Grassina, aveva solo 64 anni quando improvvisamente, senza alcun preavviso, in una giornata di dicembre scorso è morto stroncato da un arresto cardiaco. La sua partenza così rapida ha lasciato un vuoto immenso nella famiglia e nei tanti amici e colleghi, che hanno però reagito al lutto cercando di prevenire altre morti come quella di Stefano. È cominciata così una gara di solidarietà che ha portato all’acquisto nel nome di Stefano Righi di due defibrillatori che la famiglia ha donato al Comune di Bagno a Ripoli. Uno è stato installato allo sportello del sociale in via Fratelli Orsi, l’altro nella biblioteca comunale di Ponte a Niccheri. L’inaugurazione dei dispositivi salvavita, alla presenza della moglie Carola e del figlio Niccolò, è stata accompagnata da una cerimonia commemorativa. "Stefano – hanno ricordato i familiari di Righi - è scomparso senza aver avuto avvisaglie, ma le morti improvvise spesso possono essere evitate. Per questo sono importanti questi strumenti: la loro presenza e accessibilità è fondamentale, a maggior ragione in luoghi frequentati come la biblioteca". Sempre in suo nome sono stati installati altri due defibrillatori a Varazze e uno a Alessandria, luoghi cari alla famiglia Righi. Inoltre è stata fatta anche una donazione all’associazione Un petalo per Margherita di Grassina e all’associazione sclerosi multipla (Aism).