
Influenza, crisi alle spalle. L’arma del vaccino funziona: "Meno accessi in ospedale"
Fazzoletti alla mano, la stagione dei malanni non è finita. Dopo un inverno camuffato in ogni sua parte, la coda influenzale resiste nonostante i boccioli dei primi cenni primaverili. Così dai più attempati ai più giovani, il rischio rimane vivo, in maniera lieve: il bollettino settimanale fornito da RespiVirNet (19-25 febbraio) colloca la Toscana in fascia medio-bassa con un’incidenza di 9,14 nuovi casi ogni 1000 abitanti. Il dato fa ben presagire dopo la crisi nera di fine 2023, quando i virus respiratori avevano compromesso la quotidianità. Senza più le mascherine respiratorie, la diffusione delle forme influenzali non ha trovato ostacoli nel suo manifestarsi come tipologia più virale degli ultimi 15 anni. Così la sicurezza passa alle forme di prevenzione più generiche e conosciute: lavaggio delle mani, buona igiene respiratoria ed eventuale isolamento preventivo in caso di sospetto malanno.
La diffusione autunnale ha convinto i toscani ad aderire alla campagna vaccinale corrente: il boom di prenotazioni, specialmente nei due mesi del 2023, ha visto coinvolte 292.160 persone, di cui 2/3 tra over 60 e soggetti considerati clinicamente fragili. È il fattore che in questi casi si rende necessario per evitare quei ricoveri ospedalieri che, spesso e volentieri, nei più compromessi presentano insidie nascoste. "Qua in pronto Soccorso sono arrivate molte persone influenzate" afferma Matteo, infermiere "soprattutto a dicembre, quando la medicina territoriale risentiva delle festività". Non solo anziani o soggetti fragili, anche i giovani rimangono a rischio: "Di recente una signora di 50anni con una brutta polmonite è finita in terapia intensiva. Non è frequente, però può succedere".
Sull’andamento attuale si esprime il virologo Pierluigi Blanc, sostenendo che "stiamo assistendo a una progressiva riduzione dei casi che si presentano in Pronto Soccorso e che necessitano di ricovero". Secondo l’esperto "pur non avendo a disposizione i dati definitivi della campagna vaccinale in corso, l’impressione è che vi sia stata una copertura sovrapponibile a quella registrata nella stagione 22/23".
Sebbene non sia ancora un lontano ricordo, il Covid-19 si attesta come forma non preoccupante: "I dati toscani disponibili registrano nell’ultima settimana 33 ricoveri con una riduzione del 35% rispetto alla settimana precedente - sostiene Blanc -, nessun ricovero in terapia intensiva e un solo decesso, con una riduzione dell’89% rispetto alla settimana precedente". Un andamento che fa ben sperare.
Mattia Lupini