
Controlli della polizia municipale alle Cascine
Quanto si sente sicuro nella sua città? A questa domanda il 30% dei mille cittadini toscani interpellati per il sondaggio di Toscana tv commissionato a EMG Different, istituto di ricerca di Next Different, ha risposto "poco". Il 7% ha detto "per nulla", un altro 7% "molto" e il 56% "abbastanza". Su Firenze, i quesiti si sono focalizzati su Cascine e microcriminalità. Sul polmone verde della città, il 65% dei fiorentini intervistati si è detto "poco fiducioso" che possa diventare un parco sicuro, l’altro 35% è invece positivo per un suo recupero (anche a fronte dell’annuncio in campagna elettorale di una Fondazione Cascine). Sulla diffusione della microcriminalità, invece, per il 47% dei residenti è presente ma come nelle altre città, per il 44% è molto diffusa e senza controllo, per il 9% è minima e sotto controllo.
Il sondaggio ha poi preso ’in prestito’ una ricerca del Censis nella quale Firenze, Prato e Livorno compaiono tra le dieci città meno sicure d’Italia, e chiesto agli intervistati i motivi secondo loro che hanno portato a questo risultato. "La criminalità diffusa", ha risposto il 30%. Per il 26% invece è colpa dell’immigrazione e integrazione difficile. Un altro 26% indica la carenza di forze dell’ordine e la presenza di microcriminalità in alcune zone delle città. Per il 24% è complice lo spaccio di droga in luoghi pubblici e le poche pattuglie nelle ore serali e notturne. C’è poi la movida incontrollata con risse, schiamazzi e vandalismi (23%), la disoccupazione e disagio sociale in crescita (20%), l’aumento della povertà e delle situazioni di marginalità (17%). In tanti, il 17%, punta il dito sulla presenza elevata di clandestini o senza fissa dimora e sulla mancanza di controllo su spazi pubblici. Questione di sicurezza percepita e di reati della paura che più mettono in allarme gli intervistati.
Per il 56% dei toscani, inoltre, la situazione della sicurezza nella sua zona negli ultimi cinque anni è peggiorata, mentre per solo il 6% è migliorata, e per il 38% è rimasta uguale.
Su Prato invece guadagna prepotentemente la scena la faida cinese. Che preoccupa ben il 60% degli intervistati, contro il 40% che si dice "poco" o "per nulla" impensierito dalla guerra delle grucce anche perché si tratta di una fattispecie meno visibili per molti residenti.
Infine, c’è il tema della sicurezza nelle località balneari: per il 33% dei cittadini l’estate è meno sicura a causa dell’affollamento, della movida e dei furti; mentre per il 18% è più sicura grazie alla maggiore presenza di persone e forze dell’ordine.
L’ultimo quesito, sempre in tema sicurezza, riguarda invece l’operato di Governo e Comuni. Sull’esecutivo, il 36% ha riposto "positivo" e il 64% "negativo". Sulle amministrazioni comunali, il 44% ha valutato "positivo" l’operato, e il 56% "negativo".
P.M.