I primi interventi ‘tampone’ per riparare i guasti dei nubifragi di Ferragosto sono stati effettuati, e adesso si comincia a pagare il conto di questa terribile estate, sospesa tra caldo feroce accompagnato da siccità prolungata e bufere disarmanti. Una di queste, il 15 agosto scorso colpì il territorio a nord dell’Arno e segnatamente la zona di Cerreto Guidi.
Sono stati necessari interventi d’urgenza per i quali il Comune ha approvato i verbali: il primo conto ‘parla’ di 12.400 euro ma chiaramente si dovranno valutare più avanti eventuali danni strutturali. La speranza è che il ‘tampone’ sia sufficiente.
Si è trattato di eliminare l’acqua nell’area retrostante l’ex distributore di Stabbia, delimitata da via Mazzini, via Gramsci, via Francesca e rio Vinciarello. Poi il fango, quello che se secca diventa quasi cemento, protagonista tenace di ogni alluvione: si è dovuto togliere tanto fango da via Acquerata. Per poi arrivare agli edifici.
I danni più evidenti erano stati arrecati alla scuola per l’infanzia di Lazzeretto, dove si è dovuto procedere al ripristino della recinzione nella parte sul retro della pertinenza del plesso scolastico.
La relazione del Comune fa specifico riferimento alle frazioni di Stabbia e Lazzeretto, come particolarmente colpite e danneggiate da quella perturbazione temporalesca che per Ferragosto, con due o tre ondate, si accanì sulla Toscana settentrionale e centrale. Per carità, la pioggia era attesa come manna dal cielo.
Ma come spesso accade in queste circostanze, è arrivata violenta e seguita da raffiche di vento per effetto dei cambiamenti climatici. In quella maniera è quasi inutile per il sollievo della campagna e dannosa per le infrastrutture compresa la "viabilità pubblica" come spiega il Comune mediceo.
Ad ogni modo, i danni più evidenti sono ormai arginati. "Le circostanze - riprende lo stesso Comune - non consentivano alcun indugio", per cui era stato dichiarato il carattere di somma urgenza. Territori fragili, ricchi di argille, a fronte di eventi meteo sempre più estremi: è un dossier che dovrà rimanere sempre aperto sulla scrivania delle amministrazioni. Locali e non solo.
Andrea Ciappi
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