Il ’Green pass’ non è l’antidoto per la dad

Claudio

Gaudio *

Lo abbiamo detto negli scorsi mesi: lo ’strumento’ Green pass non è, e mai poteva essere, la garanzia per non ricorre più alla dad. Siamo stati con convinzione fautori di un canale privilegiato per la vaccinazione del personale scolastico e la percentuale oggi raggiunta fa sì che questa sia la categoria più vaccinata. Abbiamo però sempre sostenuto che questo non poteva bastare a scongiurare un ritorno alla dad: vaccinazione degli alunni over 12, classi meno affollate e, soprattutto, trasporti realmente potenziati avrebbero rappresentato una risposta efficace che però non c’è stata. Nessuna sorpresa quindi per la crescita esponenziale delle classi in dad a pochi giorni dall’inizio delle lezioni, quanto piuttosto preoccupazione per come si pensa di gestire la quarantena degli alunni; e su questo non ci convince l’ostentata tranquillità del ministro Bianchi. Le indicazioni che arrivano alle scuole devono essere quanto più possibile precise e univoche e non possono essere frutto di una sorta di ’fai da te’ delle varie regioni o Asl locali, ma devono collocarsi in un quadro omogeneo su tutto il territorio. Se si decide, giustamente, di far rientrare in classe gli studenti vaccinati prima degli altri, dev’essere predisposto un piano di screening che attesti ogni due giorni la negatività, essendo inefficaci controlli a campione. Una cosa è certa: sarà la didattica a risentire di questa frammentazione organizzativa e la scuola continuerà a pagare un prezzo altissimo per colpe non sue.

* Segretario Cisl ScuolaFirenze-Prato

è arrivata su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro