Il caso Destra e sinistra con Zoppini Pd isolato, rebus per il candidato

Impruneta: il consigliere di FdI raccoglie adesioni bipartisan da gruppi civici e da esponenti del M5S. Il partito di Conte si dissocia e caccia i ’dissidenti’. Congelate le primarie dem: si cerca l’accordo .

di Manuela Plastina

Destra e sinistra si uniscono a Impruneta sotto il nome di Matteo Zoppini, consigliere di Fratelli d’Italia. E ci sono anche gli esponenti locali del Movimento 5 Stelle. Venticinque anni, già candidato nel 2018 per il centrodestra, oggi con una borsa di studio da ricercatore all’Università, Zoppini riunisce nella lista civica “Voltiamo pagina“ il gruppo “Cittadini Per“ il cui esponente Gabriele Franchi, 27 anni, corre come vicesindaco: anche se mai schierato apertamente con un partito, porta avanti i valori della sinistra. C’è anche il gruppo “Obbiettivo Comune“ con lo storico consigliere Roberto Viti, vicino a Forza Italia. Entrano nella lista anche l’attuale consigliere del M5S Flavia Maurri e l’altro rappresentante del partito Leonardo Rossi. Ma i vertici regionali 5Stelle si dissociano: "Non ci presenteremo nella prossima tornata elettorale, né sosteniamo “Voltiamo Pagina“". E neanche, dunque, il Pd, come si immaginava con la segreteria Schlein. Il M5S annuncia anche che la scelta di Maurri e Rossi li esclude di fatto dal partito. Da qualche mese d’altra parte i sei consiglieri di minoranza lavorano fianco a fianco, firmando congiuntamente atti su questioni rilevanti per Impruneta. E su queste basi nasce l’accordo: "Ci mettiamo in gioco singolarmente, come cittadini che vivono e amano questo territorio. I partiti e le esperienze pregresse di ciascuno hanno fatto un passo indietro per un vero progetto civico, un’unità d’intenti senza cappelli né personalismi" in un paese "con un desolante malgoverno: uno scenario dove mancano i servizi più essenziali e che impone di affrontare i problemi e risolverli".

L’annuncio dello storico accordo dell’opposizione compatta, scompiglia le carte per le urne di maggio. Oltre a Zoppini, c’è un solo altro candidato ufficiale: Matteo Aramini, vicesindaco (non più da qualche giorno) uscente, ex Pd da dicembre quando i Dem si sono letteralmente spaccati in due, è il primo cittadino in pectore per “Impruneta Futura“, che ha già ottenuto il sostegno di Italia Viva. Ieri mattina ha inaugurato la sua sede elettorale in piazza Buondelmonti, proprio di fronte al Comune.

Ora cosa farà il Pd? I tre candidati per le primarie che dovevano essere di coalizione sono tutti Dem, neanche della lista Coraggio di Cambiare che dall’opposizione nel 2018 è passata a sostenere il sindaco Calamandrei permettendogli il secondo mandato. Le primarie sono congelate dal partito nella speranza di trovare un accordo su un nome unico, da scegliere tra Riccardo Lazzerini e Andrea Mayer. Ma ora la corsa si fa più dura.

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