I vigili del fuoco, un patrimonio di 700 anni

Cosimo

Ceccuti

I vigili del fuoco hanno celebrato in questi giorni il centenario del trasferimento nella sede attuale in via La Farina, avvenuto il 21 novembre 1921, allorché lasciarono il Palagio di Parte Guelfa. I pompieri operano nella nostra città da quasi settecento anni: un antico sodalizio ripercorso nel libro di Andrea Mazzoni, Storia dei Vigili del fuoco di Firenze dal XIV al XXI secolo, pubblicato in occasione della ricorrenza. Risale al 1316, all’età di Dante, un primo regolamento comunale indirizzato ai cittadini incaricati di spengere gli incendi: nasceva la "Guardia del fuoco", costituita ufficialmente nel 1334. Fondata sul volontariato di artigiani, specie muratori, fabbri e falegnami, si rivelò presto insufficiente, tanto da imporre una organizzazione "professionale" articolata nei quattro quartieri cittadini: quattro squadre di dieci uomini, comandate dal "capodieci", composte da quattro "maestri" e cinque "manovali", con indosso una veste di cuoio col simbolo del quartiere. Seguono nel tempo la riforma lorenese del 1760 e quella napoleonica del 1809, foriera della "Compagnia dei pompieri di Firenze", dotati di divise in stile militare, sgargianti, con tanto di sciabola e fucile. Col nuovo regolamento del 1881, la forza effettiva arriva a 131 uomini, entra in funzione la prima pompa a vapore e si adottano misure di prevenzione, a cominciare dai teatri. Si dovrà attendere il 1941 per la costituzione del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, che ha da sempre affascinato l’infanzia. Le sirene "laceranti" delle autobotti nelle strade, le scale retrattili per raggiungere vertiginose altezze, la rapidità e la sicurezza di movimento di uomini e donne dalle tute ignifughe… Chi da piccolo non ha desiderato il giocattolo del camioncino dei pompieri? La loro storia è il succedersi di buone azioni, come salvare il gattino sul tetto, o di interventi volti a prevenire pericoli immanenti sulla popolazione; è anche quella delle grandi calamità: terremoti, alluvioni, attentati. Competenza e coraggio nella necessità quotidiana, come pure nella rinascita della città.

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