BARBARA BERTI
Cronaca

I nostri ‘occhi’ su Giove fino al 2025

La Nasa prolunga la missione che utilizza ‘Jiram’, lo spettrometro messo a punto nello stabilimento della Leonardo Spa

di Barbara Berti

Sempre più stretto il rapporto tra Campi e lo spazio. Lo stabilimento Leonardo spa di via Einstein, uno dei siti di riferimento a livello nazionale per l’elettro-ottica in ambito Difesa e Spazio, inizia il 2021 con una bella notizia: grazie all’alta tecnologia fornita dalle ex officine Galileo la missione della Nasa Juno, per lo studio di Giove, è stata estesa fino al 2025. Per questa missione, a Campi è stato realizzato lo strumento Jiram, lo spettrometro che è il cuore pulsante della missione visto che permette di acquisire simultaneamente immagini e informazioni spettrali nell’infrarosso attraverso l’uso di un doppio piano focale, consentendo di osservare a distanza ravvicinata Giove per capirne formazione, evoluzione, struttura.

Eccellenza dello stabilimento campigiano di Leonardo è anche la bussola della missione Juno: il sensore d’assetto Autonomous star tracker, che ha guidato la sonda per quasi 3 miliardi di chilometri verso l’orbita gioviana e che continuerà a fornire informazioni fondamentali per mantenere la rotta prestabilita.

"Lo spettrometro Jiram, sviluppato nell’ambito di una collaborazione Asi-Nasa, supera nuovamente le aspettative, dopo essere stato il primo strumento della missione a essere consegnato alla Nasa – commenta Enrico Suetta, responsabile Ricerca e Sviluppo tecnologie elettro-ottiche e spaziali di Leonardo – Ma non è il primo contributo fornito all’agenzia statunitense: qui a Campi vantiamo una lunga storia di collaborazione e successi con la Nasa oltre che ovviamente con l’Asi e l’Esa e le altre principali agenzie spaziali internazionali".

Il motivo d’orgoglio però è anche un altro. "Le stesse tecnologie elettro-ottiche di questo strumento che la Nasa tanto apprezza sono utilizzate in altre missioni spaziali scientifiche interplanetarie – continua Suetta – nonché in missioni di osservazione della Terra, per controllare e interpretare le condizioni ambientali del nostro pianeta, i suoi cambiamenti climatici , per migliorare le previsioni meteorologiche e in definitiva per migliorare le condizioni di vita sulla Terra. Forti di questi successi, siamo pronti a offrire le nostre competenze per vincere nuove sfide nello spazio extraterrestre ed intorno al nostro pianeta". E, infatti, nello stabilimento campigiano al momento si stanno ultimando i lavori per due strumenti per la missione dell’Esa Juice (per lo studio di Giove e delle sue lune): il telescopio ottico Janus e dello spettrometro infrarosso Majis.