"I no vax per fortuna in Italia sono un fenomeno marginale"

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"È naturale che ci siano persone che certe cose non le capiscano o che siano impaurite. Per fortuna però quello dei no vax è un fenomeno solo marginale". Parole della virologa Ilaria Capua intervistata, ieri pomeriggio, dalla direttrice de "La Nazione" Agnese Pini nell’ambito del festival "L’eredità delle donne": "Per fortuna tanti italiani si sono vaccinati, l’Italia è stato il primo paese colpito in Europa ed è stato il più colpito, poi ha fatto una straordinaria rimonta. Chi non si vaccina è una minoranza, che va rispettata, ma tutelando la maggioranza del Paese e la necessità di ripartire. Io mi sono già vaccinata contro l’influenza e nei prossimi giorni farò la terza dose anti Covid, non perché rischio di morire ma perché non voglio neppure avere una linea di febbre e rischiare di dovere interrompere, anche per poco, le cose che faccio".

Una pandemia quella scoppiata a fine 2019 che – ha detto Capua – con cui dovremo imparare a convivere: "Sapevamo che una pandemia sarebbe arrivata – ha commentato - non sapevamo dove né quando, ma era certo. Le persone comuni però non lo sapevamo è quando è accaduto c’è stato lo stupore pandemico, la consapevolezza di non poter più fare la stessa vita. Non dobbiamo però considerare solo la morte, la devastazione, il dolore portato dalla pandemia ma prendere questa emergenza come un’opportunità, le crisi non vanno sprecate: ad esempio credo che lo smart working, organizzato, possa rappresentare un modello da utilizzare ancora". Concetti spiegati da Ilaria Capua nel libro da cui ha preso il via l’incontro di ieri "La meraviglia e la trasformazione verso una salute circolare".

Sandra Nistri

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