I focolai si allargano con nuovi casi In volo con un positivo: tre isolati

Persone contagiate fra i contatti stretti delle famiglie di Impruneta e di Piandiscò . Il ministero fa scattare l’allerta per i cittadini egiziani a bordo dell’aereo: oggi i risultati.

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di Ilaria Ulivelli

L’allarme è arrivato dal ministero della Salute. C’è un caso di coronavirus sul volo dall’Egitto. Nelle file prossime al contagiato c’è un cittadino residente a Firenze ma di origini egiziane che dev’essere sottoposto a tampone. Il dipartimento della Prevenzione dell’Asl Toscana centro si è attivato subito: contattato e isolato. Ha fatto sapere che con lui c’erano altri due compagni di viaggio, anche loro isolati. Tutti e tre attendono l’esito dell’esame del tampone.

Mentre dei nuovi 9 casi che ieri la Regione Toscana ha comunicato alla protezione civile, 6 sono della provincia fiorentina. A parte un caso di un’ottantenne asintomatica a Campi Bisenzio, tutti gli altri sono stranieri, 3 rilevati tra Firenze (una famiglia con mamma e figlia positive e il babbo al momento negativo) e Figline Valdarno (una 32enne) fra i contatti stretti delle famiglie contagiate dei cluster infettivi a Impruneta e Piandiscò. Poi un caso anche di un residente a Firenze originario del Bangladesh da dove era rientrato il 23 giugno.

E in Regione cresce la preoccupazione per due motivi. Da una parte i focolai che si estendono: testando i contatti stretti dei gruppi già isolati, emergono altri positivi. Dall’altra parte, il continuo aumento dei casi d’importazione: ieri a Firenze la quasi totalità e in Toscana il 70% dei contagiati. C’è il timore che il virus torni con una numerosità più elevata nella nostra regione attraverso persone contagiate in Paesi, soprattutto extraeuropei, dove l’infezione è in fase attiva.

E, anche se al momento i numeri sono contenuti e quindi non hanno significato epidemiologico, il raddoppio di casi dalla settimana passata, quando venerdì usciranno i dati del nuovo monitoraggio della situazione sanitaria, c’è il rischio concreto che la Toscana venga collocata fra le regioni ad alto rischio di contagio. Almeno stando alle logiche dell’algoritmo utilizzato per i controlli dal ministero della Salute e dall’Istituto superiore di sanità.

"Ci aspettavamo un incremento con la riapertura delle frontiere, il virus sta girando un po’ in tutto il mondo, era difficile che si potesse restare immuni – spiega il coordinatore dell’Osservatorio di epidemiologia dell’Agenzia regionale di sanità, Fabio Voller – La stessa cosa era già successa in Cina, Hong Kong e Corea. L’importante è riuscire a intercettare il virus, continuando a tracciare e isolare. Anche se è complicato è l’unica maniera per fermare il contagio".

Tra le cose importanti, sottolineate da Voller anche il fatto che, nell’ultimo mese, i dati dei ricoveri continuano a essere molto favorevoli. Il virus, anche se continua a circolare, si manifesta prevalentemente con forme leggere se non prive di sintomi.

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