I bonus ridanno ossigeno all’edilizia "Rilancio con sicurezza e legalità"

Al convegno di Fillea Cgil emerge l’esigenza di un intervento immediato di riorganizzazione del settore. Grande occasione dopo le crisi del passato. "Ma la ripresa va coniugata con un lavoro stabile e di qualità"

di Lisa Ciardi

Se la crisi pre-pandemia ha colpito duramente il settore dell’edilizia, la ripartenza può avvenire solo con regole chiare per tutti. È il quadro tratteggiato durante il convegno organizzato ieri, a Firenze, dalla Fillea Cgil, su "La bilateralità dell’edilizia".

Partendo dai numeri, a Firenze e provincia, la situazione del 2007-2008 registrava in edilizia ben 17.254 lavoratori e 2.928 imprese. Nel 2017-2018 le cifre erano precipitate rispettivamente a 9.749 e 1.888. Ora, la ripresa si fa sentire, grazie soprattutto ai bonus. Tra settembre 2019 (prima della pandemia) e settembre 2021, le ore lavorate in cassa edile provinciale hanno registrato un +18,6%, mentre sul totale delle ore lavorate si segna un +11,48%.

Gli operai sono aumentati del 16,32% nel confronto dei due mesi e del 9,78% nel confronto dei due anni. Le imprese sono invece cresciute rispettivamente del 5,51% e del 2,13%.

La media di operai per azienda è passata da 4,48 del 20182019 a 4,81 del 20202021. La media delle ore lavorate a persona infine è salita da 122 a 125.

"Mai come oggi, tra Pnrr, fondo complementare, risorse ordinarie per i bonus e super bonus – ha detto Alessandro Genovesi, segretario generale Fillea Cgil – abbiamo l’occasione per trasformare una ripresa quantitativa in una crescita anche qualitativa, rendendo le costruzioni un settore industriale".

"La ripresa va però coniugata con un lavoro stabile e di qualità – ha commentato il segretario generale di Fillea Cgil Firenze Marco Carletti - e con uno sviluppo sostenibile, dopo che per lungo tempo abbiamo distrutto territorio e ambiente".

Da qui alcune idee: un protocollo per la legalità con la Prefettura, un osservatorio sulle opere pubbliche, un nuovo ruolo della bilateralità, con più formazione e sicurezza, il rinnovo del Contratto provinciale, e l’attivazione bonus 110% solo a chi ha il Durc.

"Quello del nanismo delle imprese nell’edilizia - ha affermato il sindaco Dario Nardella - è un problema molto toscano. La tramvia di Firenze l’ho fatta con le cooperative dell’Emilia Romagna, perché in Toscana non ci sono soggetti imprenditoriali di dimensioni tali da poter gestire appalti così importanti, e le nostre imprese si sono ridotte a fare le subappaltatrici. Nel futuro avremo l’appalto per lo stadio, 100 milioni di euro; quello per il nuovo terminal dell’aeroporto, 150 milioni; gli appalti del Pinqua, con lotti da 30 milioni l’uno; la gara per il primo lotto della linea 4 della tramvia, 180 milioni, e per il secondo, 240 milioni. Dobbiamo mettere in campo professionalità valide e investire sulla manodopera".

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